E’ sempre più incandescente il clima politico lamense. «Le dimissioni (del capogruppo grillino Guglielmo Parisani, ndr) erano nell’aria. Quella che sembrava la vera novità, il vero cambiamento, era e rimane un’armata Brancaleone eterogenea nella composizione ed inefficace nell’azione», tuona il consigliere comunale del Pd, Vincenzo Camela.
Vincenzo Camela (foto Andrea Vagnoni)
«Ribadiamo-aggiunge- quanto esposto nell’ultimo Consiglio comunale: questa amministrazione nei primi 5 mesi ha solo gestito l’esistente godendo della gestione oculata del Commissario prefettizio. Basta solo leggere, on line, le delibere di giunta, che molto spesso sono concessioni di patrocini gratuiti, spesso sono delibere necessarie per il funzionamento della struttura comunale, pochissime quelle di indirizzo, una sola quella per la determinazione delle indennità degli amministratori ( delibera nr 14 del 7-8-18). Delibera in cui gli assessori determinano il loro compenso pari a euro 1185,97 lordi e non 900 come dichiarato nell’ultimo consiglio comunale da un solerte e mattiniero assessore. Ma come abbiamo sempre ribadito, non ci interessano i costi della politica ma solo e soprattutto i provvedimenti che migliorano la qualità della vita dei nostri concittadini. Ad oggi non constatiamo soluzioni sulla ricostruzione post sisma, non avvertiamo nuove misure sulla sicurezza, eccezion fatta per il regolamento sulla video sorveglianza che non si sa come e quando avverrà». Camela prosegue: «Non si comprendono -dice- quali risorse saranno investite per i servizi sociali per combattere le nuove povertà e i tanti disagi, argomento mai affrontato né in consiglio comunale né nelle delibere di giunta. A tutta questa penuria di argomenti, si aggiunge la presa di distanza dall’esecutivo di Guglielmo Parisani ex capogruppo in consiglio comunale nonché ispiratore ed ideatore del programma elettorale del M5S Lamense. Insomma, al peggio non c’è mai limite. Noi crediamo che il Sindaco non può pensare di espletare le proprie funzioni solo dopo le 18,30 di pomeriggio. Siamo convinti che astenersi pilatescamente dalla votazione per il rinnovo del presidente della Provincia non giovi per trovare le soluzioni della discarica e della puzza del depuratore. Noi crediamo -conclude- che non basta alzarsi alle 7 di mattina per fare l’assessore. Noi pensiamo che non serve fare una vacanza a Bruxelles, felici come dei bambini ad una gita, per trovare risorse o generare progetti. Per il bene dei nostri cittadini siamo sempre stati e rimarremo a disposizione per fare proposte costruttive seguendo, ovviamente, le linee guida del nostro programma elettorale».
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