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Dalla ricostruzione “lumaca” al rogo A14
Dai 120 anni dell’Ascoli al live di Sting
Il meglio e il peggio del 2018 piceno

UN ANNO che lascia dubbi e speranze. I nodi: crisi economica, ripartenza post sisma, rifiuti. Querelle sul nuovo ospedale, caos sulla A14, i guai di Fenati, i ricordi del "Ballarin" di San Benedetto, il 120° del Picchio, il cantante inglese tra le cento torri, la nuova piscina di Acquasanta. Faini, La Rua, Allevi, Saturnino: la musica va forte
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In alto da sinistra, in senso orario: Massimo Pulcinelli, lo scontro in pista tra Fenati e Manzi, Sting ad Ascoli, lo stadio “Ballarin” di San Benedetto e un’immagine dalla zona di Arquata

di Luca Capponi 

Almeno lui, il 2018, in pensione ci è andato di sicuro. E non si può proprio dire che, visti i tempi di crisi economica, sia una iattura. Per molti giovani e meno giovani, anche nel Piceno minato dalla crisi economica, il raggiungimento della fine del percorso lavorativo sembra più una chimera che altro. Ma tant’è. L’occupazione scarseggia ancora, da anni, senza dare segnali confortanti, tranne qualche raro caso. La lotta dei dipendenti della Whirlpool di Comunanza è in tal senso emblematica. 

Di lavoro si muore

E in pensione ci sarebbe andato anche l’ascolano Danilo De Angelis, ma a 59 anni è morto davanti al suo posto di lavoro, per un infarto fatale, con il supermercato dove operava che non trova neanche il modo ed il momento per fermarsi durante la giornata, col cadavere ancora lì davanti in attesa di una carezza. Sdegno (quasi) unanime e triste riflessione sull’umanità (clicca per leggere). Di lavoro si vive, si favoleggia, si spera, si muore. Ma non è il solo lato negativo che l’anno appena terminato porta con sé.

Come, difatti, non volgere lo sguardo verso l’interno della provincia, per constatare amaramente come la ricostruzione tanto evocata delle zone colpite dal sisma, Arquata e frazioni su tutte, proceda a passo di lumaca (eufemismo), tra difficoltà, burocrazia e l’attenzione di tv e giornali nazionali che sembra essersi concentrata su altre tragedie mediaticamente più appetibili. Troppi i ritardi, i cambi, gli scandali, la rimozione delle macerie che passa da una ditta all’altra, con migliaia di persone che aspettano una parola buona su un futuro fatto di casette e inverni rigidi che non lascano scampo all’ottimismo. Due gli esempi da cui ripartire: l’aggregato a Balzo di Montegallo, approvato e partito a tempo di record, e il complesso di Castel di Luco, nel comune di Acquasanta Terme, monumento che presto verrà restituito al territorio.

Castel di Luco rinascerà (foto Vagnoni)

Un Piceno minato dalla crisi, impigliato nella ricostruzione e preso nella morsa dei rifiuti: una situazione a due passi dall’emergenza, con discariche esaurite da anni e proposte che non mettono d’accordo nessuno, sindaci che litigano, soluzioni tampone, tasse in aumento e il rischio di lasciare scorci naturali, quelli nei dintorni del Monte Ascensione (tra i comuni di Ascoli, Castignano, Castel di Lama e Appignano, dove trovano spazio ben 3 discariche), deturpati per sempre. L’incubo di vedere “fiorire” ammassi di rifiuti in strada come già succede in altre parti d’Italia, in una zona storico-naturalistica che meriterebbe ben altre sorti, è purtroppo sempre vivo.

Romano Fenati

Tra le pagine “orribili”del 2018 piceno, non può mancare l’incendio nella Galleria Castello di Grottammare, lungo la A14, che ad agosto ha mandato in tilt il sud delle Marche, portando a galla le gravi carenze del territorio, privo di alternative infrastrutturali ed in ginocchio davanti ed un’emergenza che per settimane ha causato code, rallentamenti e disagi senza fine a pendolari, turisti e residenti. O la querelle sul nuovo ospedale, con la lotta che diventa politica, tra chi lo vuole a Spinetoli, chi non lo vuole per niente e chi dice la sua a tutte le ore. E mentre il motociclista ascolano Romano Fenati dà il peggio di sé in pista facendo parlare mezzo mondo dopo aver tentato di far cadere un avversario (Stefano Manzi) durante il gran premio di Misano in Moto2, a San Benedetto un pezzo di storia come il mitico vecchio stadio “Ballarin” se ne va, portando via con sé ricordi indelebili di una Riviera che pure si conferma come magnete turistico consolidato (con buona pace della movida fracassona che non lascia scampi ai residenti) soprattutto d’estate, spiagge e alberghi pieni per una stagione che ha segnato l’ennesimo trend positivo.

Mezzi in azione nel vecchio glorioso “Ballarin”

Già, perché per fortuna, come ogni medaglia da apporre al petto, c’è anche l’altro lato. Quelle delle notizie buone, che lasciano sperare. E allora ecco la provincia di Ascoli che si assesta al 27esimo posto nella speciale classifica della qualità della vita redatta da Il Sole 24 Ore, posizione buona in una delle graduatorie più autorevoli del panorama nazionale. Se poi a zonzo c’è una rockstar come Sting (in coppia con Shaggy), pronta a fare della piazza del Popolo di Ascoli un proscenio di rock internazionale come mai era capitato (col super live che lo scorso 8 agosto ha conquistato praticamente tutti), tanto meglio. Restando tra le cento torri, occorre tornare al 10 luglio per salutare l’avvento di Massimo Pulcinelli alla guida dell’Ascoli Calcio, salutato come una “liberazione” dai tanti tifosi del Picchio. Solo una quindicina di giorni dopo, una delle aziende di punta del territorio, la Fainplast di Battista Faraotti, festeggia 25 anni di onorata attività, stesso traguardo per l’Università di Architettura di Ascoli, fondata da Costantino Rozzi. Faraotti è anche tra i promotori del consorzio Restart, grazie a cui la tanto anelata bonifica della ex Carbon finalmente potrà prendere il via dopo anni di impasse burocratica, cambiando, di fatto, il volto alla città.

Tanti auguri Ascoli Calcio

Cambiava volto alle auto fino ad incenerirle, invece, il piromane che per mesi ha terrorizzato la costa e che, dopo accurate indagini, Carabinieri e Polizia sono riusciti a catturare portando in gattabuia l’autore dei roghi che hanno mandato in fiamme decine di macchine. Roghi che con l’acqua hanno poco a che fare. Con l’acqua invece si vola, come accaduto al Lago di Gerosa dopo l’inaugurazione dell’idroscalo che fornirà una opportunità concreta al rilancio delle zone dei Sibillini martoriate dal sisma, così come con la partenza dei lavori di riqualificazione della piscina e della grotta sudatoria di Acquasanta Terme, un tesoro che sembrava perduto per sempre e che nel 2021 diverrà struttura di avanguardia.
Si vola anche con lo sport, con Ascoli (in serie B) e Samb (in serie C) che si fanno onore nel calcio, e con l’arbitro ascolano di pallavolo Fabrizio Pasquali anche quest’anno confermatosi tra i top a livello mondiale. A proposito, auguri al Picchio che nel 2018 ha tagliato la veneranda età di 120 anni, traguardo che gli fa onore, festeggiato da tutta l’Italia che ama questo sport (il calcio) sempre più allo sbando.

Dario Faini

La musica resta d’eccellenza, con il compositore Dario Faini sempre più da record (ha scritto alcune delle canzoni più belle dell’anno, su tutti “Se piovesse il tuo nome” di Elisa, mentre col progetto personale Dardust è volato sul Superbowl americano), Giovanni Allevi che si conferma tra dischi e libri e i La Rua che sfiorano di nuovo il palco di Sanremo. Lo stesso su cui lo scorso febbraio era salito il rapper sambenedettese Mudimbi, che tra i giovani aveva conquistato un onorevole terzo posto. Dal canto suo, invece, il buon Saturnino Celani, bassista nato tra le cento torri braccio destro di Jovanotti, ha dato vita insieme al sodale a quello che forse è stato l’evento sorpresa del 2018, quel concerto di RisorgiMarche che ha portato 70.000 persone a ballare davanti all’Abbazia di Roti (Matelica), tra caldo, emozione, vicinanza. E tanta voglia di non perdere la speranza.

 

 


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