di Maria Nerina Galiè
Portava il suo nome la lista civica, “E’ ora Leoni per Roccafluvione”, con cui l’attuale primo cittadino del Comune piceno ha vinto le elezioni nel 2014. Più o meno con la stessa compagine Francesco Leoni si ripresenterà al voto la prossima primavera. E’ lui stesso ad annunciarlo sottolineando di «non temere il confronto con altri potenziali avversari», tra cui Tonino Scipioni, attualmente all’opposizione, e Emidio Angellozzi, tartuficoltore, i quali non hanno ancora ufficializzato la candidatura ma stanno lanciando chiari messaggi via social. Tra le spine da risolvere per chi guadagnerà lo scranno di sindaco, l’ondata di furti che sta riguardando il paese e la richiesta degli abitanti (7) di Ponte Nativo che vogliono passare al Comune di Venarotta.
Leoni, classe 1951, che simpaticamente commenta con «l’anagrafe non mi aiuta», ha intenzione di continuare con grinta ad amministrare il suo paese, 1.987 anime, e portare a termine opere iniziate ma poi interrotte o rimandate per via del terremoto. Nel 2014 aveva avuto la meglio su Emidio Allevi, più volte sindaco in anni precedenti, con 753 voti contro i 709 dell’avversario. Il vicesindaco Guido Ianni rimarrà nel gruppo. Usciranno per motivi personali i consiglieri Claudia Cruciani ed Ernesto Galiè. A loro posto il sindaco promette nuovi innesti.
In realtà molte delle opere in cantiere saranno portate a termine prima della scadenza del mandato di Leoni, che ne elenca le più rilevanti: «Il palazzo municipale non avrà più barriere architettoniche, finalmente. Da qui a pochi mesi non sarà più necessario scendere al piano terra per raccogliere una firma. Stiamo poi intervenendo su strade e marciapiedi in tutto il territorio comunale e terminando l’ampliamento del cimitero, su un progetto iniziato a febbraio 2016 per 500.000 euro, cioè prima del sisma. Abbiamo infine sottoposto ad adeguamento sismico la scuola materna ed a giugno faremo lo stesso con la primaria, grazie ad un finanziamento del Miur di 585.000 euro». Sul fronte della ricostruzione c’è ancora molto da fare, a Roccafluvione come in tutti gli altri Comuni colpiti, chi più chi meno: «Anche per questo motivo voglio continuare ad essere al fianco dei cittadini».
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