di Franco De Marco
La localizzazione del nuovo ospedale del Piceno, come nel disegno della Regione, rimane a Pagliare. Vince, seppur per un voto solo, la mozione presentata dai sindaci di Castorano, Force e Offida che prevede, appunto, la nuova struttura per acuti lungo la Vallata del Tronto, punto baricentrico della Provincia anche secondo l’algoritmo della Regione, e il Mazzoni di Ascoli e il Madonna del Soccorso di San Benedetto come ospedali di base quindi con una funzione ancora molto vitale. Tredici a favore, 12 contrari e 2 astenuti. Questo il responso della faticosissima seduta della Conferenza dei sindaci dell’Area Vasta n. 5 che si è svolta oggi nella sala conferenze di Piceno Consind. Tre ore e mezzo di discussioni con momenti anche di alta tensione e qualche parola anche fuori dalle righe a dimostrazione del nervosismo dilangante. In sostanza ha vinto di nuovo il centrosinistra dopo che il 2 agosto scorso era stata votata la localizzazione di Pagliare con il no dei sindaci di Ascoli e San Benedetto.
Esce sconfitto dalla seduta in particolare il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti il quale, insieme agli altri sindaci dell’Ambito 21 riguardante la zona costiera, aveva chiesto la nuova riunione della Conferenza per mettere ai voti la proposta di realizzare a San Benedetto il nuovo ospedale di primo livello lasciando il Mazzoni di Ascoli come ospedale di base. Quattordici i voti contrari (tra i quali il sindaco di Ascoli Guido Castelli), 11 i favorevoli e 2 gli astenuti (6 assenti).
Ma il voto ha riguardato anche altre due mozioni presentate nel corso dei lavori. Una, nel tentativo di salvare capra e cavoli, è stata quella del sindaco di Grottammare Enrico Piergallini – che aveva aderito al documento di Pasqualino Piunti – il quale prevedeva di proporre alla Regione due ospedali di base, cioè quelli di Ascoli e San Benedetto, quindi con un livello superiore rispetto a quanto ipotizzato in origine, e un nuovo ospedale per acuti come già previsto a Pagliare. In subordine la mozione prevedeva, se la Regione non avesse ritenuto praticabile tale formula massimalista, un po’ da tutti però ritenuta decisamente troppo onerosa (c’è chi ha detto: “volete le uova con la salsiccia”), il nuovo ospedale di primo livello a San Benedetto e il Mazzoni come ospedale di base. Anche questa mozione è stata respinta con 13 voti contrari e 11 favorevoli.
La quarta mozione era quella presentata dal sindaco di Ascoli Guido Castelli il quale, coerente con quanto sostenuto in passato, ha proposto l’istituzione dell’Azienda Ospedaliera Marche Sud su due plessi con riqualificazione della struttura di Ascoli e una nuova struttura da realizzarsi ex novo all’altezza di una delle due uscite dell’autostrada A 14 nel Piceno (San Benedetto e Grottammare). Diciassette i contrari e 4 i favorevoli.
Non è stato facile per il presidente della Conferenza dei sindaci, Angelo Flaiani, portare avanti i lavori che hanno incontrato anche inghippi procedurali (si è dovuto votare per ammettere al voto le mozioni presentate in aula). Accanto a lui il direttore dell’Area Vasta n. 5 Cesare Milani che ha incassato i complimenti di Guido Castelli per il pragmatismo e la disponibilità all’ascolto che sta dimostrando dopo il suo insediamento. Insomma tanto rumore per nulla. Si va avanti con il progetto della Regione sperando di limitare al minimo l’inevitabile ridimensionamento dei vecchi ospedali Mazzoni e Madonna del Soccorso. «Pratica chiusa: non torna più a votare sull’argomento», ha concluso il paziente Angelo Flaiani.
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