Gli imputati all’arrivo in tribunale durante l’udienza del 7 gennaio scorso (Foto Andrea Vagnoni)
di Renato Pierantozzi
E’ ripreso, sempre a porte chiuse, vista la delicatezza del caso, il processo a carico dei due nigeriani accusati aver violentato una tredicenne ascolana la sera del 22 ottobre 2017 sotto i giardinetti di viale De Gasperi. Presenti in aula anche gli imputati giunti dal penitenziario di Pesaro. Il collegio penale presieduto dal giudice Carlo Calvaresi (Pietro Merletti e Simona D’Ottavi a latere) ha accolto l’eccezione del difensore degli imputati, l’avvocato Umberto Gramenzi, circa la nullità dell’atto di citazione non tradotto in lingua inglese. Il magistrato ha quindi disposto la traduzione nella lingua conosciuta dai due imputati che sarà poi notificato di nuovo. Sempre Gramenzi, che è tornato a difendere entrambi i nigeriani, ha reiterato la richiesta di rito abbreviato, già respinta in sede di udienza preliminare, condizionata alla consulenza tecnica del medico legale Romualdo Tosti Guerra per valutare le condizioni della ragazza ed esaminare le tracce di liquido biologico rinvenuti sul corpo della stessa. Presenti in aula anche i genitori della vittima assistiti dall’avvocato Annalisa Corradetti. L’udienza è stata rinviata al 10 aprile.
Aperto e subito rinviato il processo ai nigeriani accusati di violenza sessuale
«La ragazzina violentata è in grado di testimoniare senza condizionamenti»
Nigeriani accusati di stupro, la Procura chiede più tempo per le indagini
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati