di Renato Pierantozzi
Si scalda ancora di più il clima interno al centrodestra ascolano in vista della definizione delle candidature alle prossime elezioni amministrative.
Il consigliere comunale e candidato sindaco in pectore Umberto Trenta (Forza Italia) è netto: «Dopo l’annuncio degli amici Fermani, che vogliono aiutarci ad “Aprire le porte” di Ascoli -afferma riferendosi al movimento “Servire Ascoli” che fa capo all’ex sindaco fermano Saturnino Di Ruscio-, arrivano anche i “solleciti” da Calolziocorte in provincia di Lecco (il riferimento è all’intervento del senatore leghista Paolo Arrigoni, ndr), affinché si sciolgano subito i nodi per la scelta del candidato sindaco del Centro Destra ad Ascoli. Ma mentre, il “soccorso” degli amici Fermani può starci tutto, in fondo sono cugini, i diktat del Sen. Arrigoni sono completamente fuori luogo, e se li poteva certamente risparmiare». Perché? «Primo – dice Trenta – Forza Italia, proprio perché governa questa Città da 20 anni (e non da 10) crede di poter legittimamente rivendicare la guida del Comune anche per i prossimi 5 anni, e su questo punto, non arretrerà di un centimetro! Secondo: Non mi sembra che il nome proposto dal Senatore sia connotato da elementi di forte innovazione, pertanto tutti, dico tutti gli attuali amministratori ed ex amministratori di Forza Italia, possono aspirare a detto incarico. Terzo: per essere la migliore sintesi per le anime del Centro Destra, Caro Senatore, non basta dire perché si è il primo partito della coalizione.
La migliore sintesi, sarà invece data da persone esperte, capaci, che dimostrino di essere in sintonia con gli Ascolani e che abbiano progetti e idee, queste si innovative, per risollevare le sorti della nostra città, che soffre da troppi anni di una grave crisi economica, ed occupazionale.
A proposito: On. Sen. Arrigoni, cosa ha proposto la Lega in questi ultimi 5 anni attraverso i suoi rappresentanti in Comune per migliorare tale situazione? Infine: caro senatore , Le ricordo che le elezioni politiche sono una cosa e quelle amministrative sono tutt’altro. Dovreste saperlo (M5S docet) .. vogliamo verificare il 26 maggio? Noi siamo pronti a tessere la nostra tela! E per favore lasci stare i diktat!». Infine Trenta ribadisce la sua posizione in vista della sfida elettorale. «La politica non è un mestiere -afferma- Di ogni candidato chiederò il curriculum vitae che deve essere di altissimo profilo umano, professionale ed etico. Chiederò inoltre i versamenti contributivi da lavoro dipendente e da libero professionista. Ho ribadito a Roma, la mia disponibilità a candidarmi depositando ufficialmente il mio curriculum che ho già inviato al commissario a Berlusconi, Fiori e al vice presidente Celani con la certezza che non sarà ignorato. Penso di non avere rivali e vedo bene Andrea Antonini come candidato alle prossime elezioni regionali. Se invece – conclude – si candideranno i vari Celani, Silvestri o Lattanzi sono pronto a fare trenta passi indietro. Se invece sarò eletto sindaco come prima cosa chiamerò una società che certifica i bilanci per verificare la fondatezza delle mie 97 interrogazioni, 8 segnalazioni alla Corte dei Conti e 3 all’Anac».
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