«Se io sono il regista della spaccatura del centro destra, Antonini è l’esecutore». Con questa frase Amedeo Ciccanti liquida i post al vetriolo del candidato sindaco della Lega impegnato da giorni a fustigare via social avversari politici e non solo. Ciccanti poi fa un appello alla calma generale in vista della sfida elettorale delle amministrative di maggio. «Bisogna raffreddare i bollori da tutte le parti. Non si governa così il futuro della città. Stiamo assistendo a qualcosa di “impolitico” nel modo peggiore possibile». Intanto tutta l’attenzione è rivolta alla convocazione del nuovo tavolo nazionale del centrodestra. Si era ipotizzata una riunione addirittura per domani (martedì) ma dalla Capitale non giungono conferme in tal senso. Anzi la riunione potrebbe slittare alla prossima settima dopo il turno elettorale in Basilicata dove domenica si vota per il rinnovo della Regione.
REBUS FORZA ITALIA – La situazione più ingarbugliata è sicuramente quella in casa forzista dove Piero Celani attende il disco verde da Roma per l’utilizzo del simbolo e l’ufficializzazione della candidatura unitaria dal tavolo. Il vice presidente del Consiglio è molto legato al numero due azzurro Antonio Tajani che conterebbe su Ascoli anche come bacino elettorale per la sua riconferma al Parlamento Europeo nel collegio dell’Italia Centrale (Marche, Lazio, Toscana e Umbria). Ma Tajani vorrebbe anche l’appoggio di Guido Castelli e quindi nelle ultime ore è iniziata a circolare con insistenza l’ipotesi di una candidatura del sindaco alle prossime comunali. Una eventualità rispedita al mittente dallo stesso primo cittadino uscente nelle scorse settimane. Per Castelli ora si prospetterebbe la presidenza del Consiglio comunale in caso di vittoria del centrodestra e la candidatura unitaria alla Regionali del 2020 come presidente. Il ruolo di presidente del Consiglio comunale sarebbe comunque strategico ed in grado di “condizionare” pesantemente (sotto forma di convocazioni delle sedute e definizione dell’ordine del giorno) la vita della prossima amministrazione magari guidata da Celani. Castelli, dal canto suo, dovrebbe correre per ottenere un bel bottino di preferenze visto anche il “peso politico” della sua figura.
SILVESTRI – Chi non ha perso le ambizioni di diventare il candidato unitario del centrodestra è sempre l’attuale assessore al personale Giovanni Silvestri. Potrebbe tornare in caso di doppio passo indietro di Antonini e Celani a seguito di un azzeramento delle candidature in ballo. Su Silvestri ci sarebbe la sponsorizzazione pesante di Castelli.
rp
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