di Marco Braccetti
Spavento e spostamento d’acqua. Due fenomeni (uno umano, l’altro naturale) che possono succedere quando il terremoto capita in mare aperto, arrivando a coinvolgere le città costiere, poco abituate a situazioni del genere. «Ho avuto davvero paura, mi tremavano tutti i vetri dell’edicola – afferma Roberto Pompili, edicolante di piazza Montebello, a San Benedetto – ma mi sono rassicurato nel giro di poco, perché guardando fuori vedevo le persone intorno che continuavano tranquillamente a camminare. Stando seduto, io l’ho avvertita bene la scossa e lì per lì mi sono spaventato, anche perché pensavo che l’epicentro potesse essere, come nel recente passato, verso L’Aquila o Arquata».
Effettivamente, il sisma non è stato particolarmente sentito da chi si trovava fuori casa, all’aperto e in movimento: «Ero in giro e fortunatamente non ho sentito nulla, forse anche perché attualmente sono alle prese con un piccolo e piacevole terremoto all’interno del mio corpo», commenta con un tocco d’ironia Silvia Nespeca, giovane agente immobiliare in dolce attesa.
Sulla stessa linea l’insegnante Franca Basso della scuola Speranza di Grottammare: «Al momento della scossa ero con la mia classe ad una visita programmata presso la libreria Mondadori di San Benedetto, siamo rientrati quando già gli altri erano fuori. La scuola ha provveduto ad avvisare i genitori e molti sono arrivati a riprendere i propri figli, anche se il Comune ha attivato prontamente il servizio dei bus».
Le scuole, comunque, domani venerdì a Grottammare saranno aperte dopo la sospensione annunciata in mattinata dal sindaco Enrico Piergallini dopo la scossa delle 10,56. Resta però lo stato di preallerta per il personale comunale dei servizi tecnici, manutenzione e comunicazione, così come sono allertati Polizia Miunicipale e volontari della Protezione Civile. E’ quanto emerso dalla riunione del Centro Operativo Comunale tenutasi in Municipio al rientro dei tecnici comunali che hanno effettuato i sopralluoghi nelle scuole dispositi subito dopo la scossa di terremoto delle 10,56 che ha fatto scattare il Piano comunale di emergenza. Le verifiche strutturali, dalle quali non sono emersi danneggiamenti, hanno riguardato tutti gli edifici che accolgono i bambini, nido compreso. Il centro Operativo Comunale resta aperto no stop fino alle 13 di domani venerdì 29 marzo.
Come detto, però, il sussulto avvenuto in mare aperto si è portato appresso anche delle lievi conseguenze lungo la battigia. Secondo qualche osservatore, infatti, la linea d’acqua sarebbe avanzata di almeno un paio di metri subito dopo la scossa, in alcuni punti fino anche a quattro metri. Una piccola “onda anomala” che poi, come tutte le onde, si è ritratta, senza provocare problemi particolari anche perché attualmente, lungo la spiaggia non sono stati installato gli ombrelloni né altre attrezzature necessarie alla balneazione.
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