«Il paese sprofonda, scendo in campo»
Angelozzi corre per il Municipio

ROCCAFLUVIONE - Il tartuficoltore ufficializza la sua candidatura alle elezioni comunali di maggio: «Siamo in prenda ad un'inerzia terribile, in questi anni si è svolta soltanto l’ordinaria amministrazione». Sfiderà l'attuale sindaco Leoni e la lista Scipioni-Allevi
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di Maria Nerina Galiè 

Emidio Angellozzi, classe 1962, tartuficoltore, nato e cresciuto a Roccafluvione “e residente a Vallicella”, tiene a precisare, sarà una delle alternative all’attuale sindaco Francesco Leoni alle amministrative del 26 maggio.

Emidio Angellozzi

Alla base della sua scelta di scendere in campo in prima persona, con la lista “ViviAmo Roccafluvione”, c’è «un’inerzia terribile che sta facendo sprofondare il paese», afferma puntando il dito contro chi «si è limitato a svolgere soltanto l’ordinaria amministrazione».
Più che un programma elettorale, quello di Angellozzi è un «progetto di sviluppo del territorio basato sulla valorizzazione ed ottimizzazione delle risorse attraverso attività promozionali e da cui la comunità possa trarre gli incentivi e benefici». Il candidato sindaco è stato un pioniere in questo, riscuotendo successo con la sua attività anche oltreoceano (leggi l’articolo).  «Roccafluvione -aggiunge- non deve essere più soltanto un luogo di passaggio. Qui le persone devono fermarsi, apprezzare ed utilizzare quello che il paese può offrire. Tra le altre cose, puntiamo alla creazione di aziende che sappiano captare le numerose possibilità offerte dai fondi europei, al fine di produrre reddito e creare occupazione». Negli intenti dell’aspirante a primo cittadino c’è poi la realizzazione dello “sportello del cittadino”, un nuovo Centro Medico, un centro di tartuficultura di alto livello, la lotta agli sprechi ed il raggiungimento dell’autosufficienza energetica.
Angellozzi per la corsa al Municipio dovrebbe vedersela oltre che con l’attuale sindaco, anche con Tonino Scipioni, noto ristoratore del luogo affiancato da Emidio Allevi, ex sindaco e capolista nel 2014 del raggruppamento uscito sconfitto per meno di 50 voti dalla sfida con Leoni (753 contro 709). Tre liste per nemmeno 2.000 persone, non saranno troppe?
«Non è così assurdo -commenta- una terza possibilità alle due file “storiche” ha ragion d’essere. Nel 2014 ci sono state molte schede bianche e diversi elettori hanno disertato o scelto l’uno o l’altro chiudendosi il naso o tappandosi gli occhi».

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