Lega, la base esterna la contrarietà
alla candidatura di Fioravanti,
ma rispetta la decisione
di tenere unito il centrodestra

ASCOLI - Il popolo "verde" si è riunito nella Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani, dove la base ha esternato tutto il proprio malumore nei confronti della scelta imposta da Roma a favore del candidato di Fratelli d’Italia. Il commissario regionale Arrigoni avrebbe parlato di unità del centrodestra e quindi di appoggio a Fioravanti come da linea nazionale. Cosa accadrà dopo la volontà delle liste civiche di non appoggiare Fioravanti e la richiesta di nuovi incontri avanzata dal commissario regionale di Forza Italia, Marcello Fiori, a Lega e Fdi?
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Roberto Maravalli, Paolo Arrigoni e Andrea Antonini durante l’assemblea a Palazzo dei Capitani

di Adriano Cespi

Una candidatura divisiva, che non piace alla base leghista quella di Marco Fioravanti. Ieri sera, in una sala dei Savi di Palazzo dei Capitani gremita, il popolo “verde” ha fatto sentire la sua voce in merito alla decisione, presa dal tavolo nazionale del centrodestra, di destinare il sindaco a Fratelli d’Italia. E lo ha fatto tenendo ben salda l’ottica dell’unità della coalizione, ma esprimendo, con forza, tutta la propria contrarietà verso una scelta che viene percepita come un’imposizione romana sulla volontà dei leghisti ascolani di vedersi rappresentati, come primo partito del rassemblement, dal loro candidato Andrea Antonini. Il commissario regionale, Paolo Arrigoni, giunto direttamente dalla Capitale, secondo indiscrezioni, avrebbe raccolto malumori e lamentele, ma anche ribadito quello che è, allo stato attuale, l’interesse primario del partito: tenere il centrodestra unito per farlo vincere. Molti gli applausi spontanei partiti dalla sala nei confronti dei vertici: il commissario regionale Arrigoni, il commissario provinciale, Andrea Antonini, e il responsabile comunale, Roberto Maravalli. In particolare quando i vertici ascolani hanno fatto proprio, condividendolo, il malumore della base nei confronti di una candidatura fortemente voluta solo dal presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

ECCO GLI SCENARI – La situazione, allo stato attuale, vede il centrodestra ancora unito su Fioravanti. Ma per quanto tempo ancora? Cosa potrà accadere da qui a qualche giorno in una situazione particolare ed unica come quella creatasi ad Ascoli? Soprattutto dopo il “No” categorico espresso, ieri, nel corso del vertice di Grottammare, dai rappresentanti delle molte liste civiche azzurre al commissario regionale di Forza Italia, Marcello Fiori, nei confronti della candidatura Fioravanti. Liste civiche, peraltro, che, nel 2014, determinarono, coi loro voti, la vittoria al primo turno del sindaco Guido Castelli. Ebbene, sempre secondo fonti ben informate, la Lega, sulla scorta della nota stampa diffusa, ieri pomeriggio, da Fiori in cui veniva comunicata, dopo gli ultimi accadimenti, la volontà di Forza Italia di incontrare di nuovo i vertici degli altri due partiti della coalizione, sarebbe ferma nel mantenere la propria posizione all’interno del centrodestra, così come previsto dalla linea nazionale fissata da Matteo Salvini per le amministrative del 26 maggio. Qualora, però, Forza Italia, in base alla decisione formalizzata dalle liste civiche di far mancare il loro sostegno a Fioravanti, dovesse ritirare il proprio appoggio all’esponente di Fdi, oppure dovesse decidere di far corsa solitaria con un proprio candidato sindaco, a quel punto il Carroccio non si sentirebbe più costretto a rispettare un accordo che nei fatti non esisterebbe più. E tutto verrebbe rimesso in gioco

TRE LE IPOTESI – Una situazione davvero complicata quella che sta vivendo in queste ore il centrodestra ascolano. Con tre possibilità che si prospetterebbero.

La prima vedrebbe il centrodestra andare unito con Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega sulla candidatura Fioravanti. E le liste civiche azzurre compattarsi su Piero Celani sindaco.

La seconda potrebbe determinare l’uscita di Forza Italia dal centrodestra e la creazione di un polo civico appoggiato, appunto, dal partito di Berlusconi che avrebbe in Piero Celani il proprio candidato. Dall’altra parte Fratelli d’Italia e Lega rimarrebbero da sole su Fioravanti.

La terza, la più dirompente, determinerebbe la rottura totale del centrodestra ascolano con la formazione di tre raggruppamenti: Lega con Antonini candidato, Fratelli d’Italia con Fioravanti, e Forza Italia più liste civiche con Celani.

Arrigoni (Lega): «Torna tutto in discussione se le civiche e Fi non appoggiano Fioravanti»


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