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I Vigili del fuoco a Comunanza
Plauso dei sindacati che avvisano:
«Che non diventi
una strumentalizzazione elettorale»

COMUNANZA - Erano stati loro “in tempi non sospetti” a manifestare l’esigenza di avere una sede più idonea rispetto alla struttura provvisoria di Amandola. Dalle valutazioni tecniche è emerso che «lo spostamento favorirà l’efficienza del soccorso». Renato Ripanti, coordinatore regionale Cgil dei Vigili del fuoco: «Il nostro interesse primario è dare alla popolazione un servizio migliore possibile. Non facciamo il tifo per un Comune o l’altro e invito tutti a non sfruttare per fini elettorali il nostro buon nome»
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Comunanza, nuova area polifunzionale per la Protezione Civile e Vigili del Fuoco

di Maria Nerina Galiè e Andrea Vagnoni

Comunanza ospiterà una sede dei Vigili del fuoco. La conferma è in una nota congiunta di Cgil, Cisl, Uil e Confsal dei Vigili del fuoco Marche del 25 aprile scorso, nella quale i sindacalisti esprimono “vivo apprezzamento” per la scelta della competente Direzione centrale del Ministero dell’Interno relativa allo “spostamento dell’attuale Distaccamento di Amandola nel territorio di Comunanza”, comunicata loro con un’informativa del 10 aprile. E’ chiaro che l’argomento rischia di sconvolgere gli equilibri territoriali, e pertanto di essere facile preda di strumentalizzazioni.

E’ proprio quello che vogliono evitare i rappresentanti sindacali. Lo dice senza mezzi termini Renato Ripanti, coordinatore regionale della Cgil, uno dei firmatari del documento sindacale del 25 aprile. «L’interesse primario dei Vigili del fuoco – dice – è dare alla popolazione un servizio immediato ed efficace. Noi non facciamo il tifo né per un Comune né per l’altro – precisa – e invito tutti a non sfruttare per meri fini elettorali il nostro buon nome».

L’annuncio del prossimo insediamento a Comunanza di una caserma dei Vigili del fuoco era stato fatto dal sindaco Alvaro Cesaroni, in corsa per il secondo mandato, riportandolo anche sul suo programma elettorale. Il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli, anch’egli ricandidato, in un post sui social ha assicurato che il presidio di Amandola, dichiarato sede permanente dal 2017 e da pochi mesi sotto il neo costituito Comando di Fermo, vi rimarrà di certo fino al 2020. Ma la vita, soprattutto negli aspetti che riguardano così da vicino i cittadini, non si può fermare perché c’è la campagna elettorale.

La sede provvisoria post terremoto dei Vigili del Fuoco di Amandola

«In tempi non sospetti – continua Ripanti – abbiamo sollevato alla nostra Direzione regionale il disagio del personale costretto a lavorare in una struttura non idonea per essere permanente».  Si trova in località Piandicontro di Amandola, all’interno di un container attrezzato a caserma. «Nel frattempo – dice ancora il coordinatore della Cgil – siamo venuti a conoscenza del fatto che il vicino Comune di Comunanza aveva offerto un edificio, adatto e pronto per essere utilizzato nell’immediato, e nel contempo un’area dove realizzare una nuova caserma in un futuro nemmeno troppo lontano». A quel punto sono partite le valutazioni tecniche dalle quali è emerso che «lo spostamento della caserma – è ancora il sindacalista che parla – non rivela nessuna inefficienza nel soccorso, che anzi in alcuni casi risulta favorito, e non si creano squilibri sul territorio. Perché allora rifiutare la possibilità di agevolare le condizioni di lavoro del personale che a sua volta si troverà a dare prestazioni migliori sul lavoro? Inoltre i siti sono a soli 8 chilometri di distanza».

Il 13 febbraio le organizzazioni sindacali riunite hanno raccolto le loro istanze in una relazione che è stata ritenuta «evidentemente meritevole di attenzione» commenta Ripanti. Il 10 aprile la Direzione risorse logistiche e strumentali del Ministero dell’Interno ha risposto di ritenere “condivisibile l’utilizzo temporaneo e a titolo gratuito dell’edificio messo a disposizione dall’Amministrazione comunale di Comunanza” e ipotizza l’iter da seguire per la costruzione di un nuovo manufatto. Si tratta di un’area di proprietà comunale adiacente agli impianti sportivi del paese, poco distante da dove sorgerà, per iniziativa della Croce Rossa Italiana, il Centro polifunzionale di Protezione Civile.

Il 25 aprile i coordinamenti e le segreterie regionali di tutte le sigle sindacali commentano in una nota scritta congiunta: «Tale scelta, oltre ad evidenziare la giustezza delle nostre rivendicazioni, mostra da parte dei vertici particolare attenzione e lungimiranza viste le condizioni di lavoro in cui il personale sarebbe stato costretto a lavorare rimanendo nell’attuale struttura”. E concludono affermando di dare “pieno sostegno” all’iniziativa, auspicando “che tale progetto si concretizzi velocemente così da rendere pienamente esigibile un efficiente servizio di soccorso tecnico urgente alle popolazioni».

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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