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Nico Stallone, assessore-allenatore
In panchina col Porto d’Ascoli.
«Al primo posto l’Arengo»

ASCOLI - Il neo eletto per la Lega accetta la proposta della squadra rivierasca militante in Eccellenza dopo aver rifiutato il Montegiorgio in serie D. «Questa volta impegno più leggero. Non rinuncio alla mia passione ma dopo la politica»
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A destra Nico Stallone la notte della vittoria di Marco Fioravanti (Foto Edo)

di Franco De Marco

«Non rinuncio alla mia passione, il calcio, ma al primo posto rimane l’impegno che ho preso con gli elettori e tutta la città di Ascoli». Nico Stallone, sicuro nuovo assessore comunale allo sport (e altra delega da definire, sviluppo economico?), eletto consigliere comunale per la Lega, commenta con queste parole la decisione di diventare l’allenatore del Porto d’Ascoli squadra di calcio che milita in Eccellenza.

Nico Stallone in precedenza aveva rifiutato, proprio per motivi politici, la proposta di allenare in serie D il Montegiorgio. Bello ma troppo impegnativo allenare in questa categoria. Incarico incompatibile, il suo pensiero, con gli impegni di assessore comunale. «Io amo la mia città e mi metto rispettosamente al servizio di Ascoli e degli ascolani. Onorato e orgoglioso della proposta del Montegiorgio», aveva detto.

Nico Stallone ai tempi del Monticelli

Poi è arrivata l’offerta del Porto d’Ascoli. E questa volta ha detto sì. Come mai questo cambio di valutazione? «L’impegno in Eccellenza – dice a Cronache Picene – è molto meno impegnativo. Ci sono solo tre quattro allenamenti alla settimana alle 7 di sera. Ritengo di poter svolgere proficuamente sia l’impegno che mi attende all’Arengo sia quello di allenatore. Il calcio, è noto, è da sempre la mia passione». Nico Stallone, personaggio molto popolare in città, è stato prima calciatore dell’Ascoli poi allenatore. Dunque avremo un assessore comunale ad Ascoli e un allenatore di calcio a Porto d’Ascoli. E se qualcuno, di fronte a tale scelta, ritiene che tra i due incarichi ci possa essere una incompatibilità di campanile pensa una grande sciocchezza che non merita di essere presa in considerazione.

Oggi, per la verità, doveva essere la giornata decisiva per la definizione delle deleghe da assegnare ai vari assessori. Ma ancora una volta non c’è stata la fumata bianca annunciata dallo stesso sindaco solo per sabato prossimo quando si insedierà, alle ore 17, il nuovo Consiglio comunale. Per quanto riguarda i nomi non ci dovrebbero essere novità. La “squadra” è definità da tempo ma l’assegnazione delle deleghe, tra pesi, contrappesi, vocazioni, competenze – soprattutto ci auguriamo -, parametri prettamente politici passati presenti e futuri, ancora non è stata definita. Il sindaco Marco Fioravanti ci vuole riflettere bene e vuole proporre anche un’articolazione nuova in grado di migliorare il fiunzionamento della macchina comunale. E’ questo il suo primo banco di prova.

Nove gli assessori assessori in pectore: Dario Corradetti, Nico Stallone e Monia Vallesi per la Lega, Marco Cardinelli per Fratelli d’Italia, Gianni Silvestri e Laura Trontini per Forza Ascoli, Donatella Ferretti per Scelta responsabile, Massimiliano Brugni per Noi di Ascoli e Monica Acciarri per Insieme per Ascoli. Presidente del Consiglio Alessandro Bono (Scelta responsabile).


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