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Trenta: «Forza Italia è più forte che mai»
E strizza l’occhio a Castelli

ASCOLI - «Il partito può contare su due assessori in giunta, tre consiglieri comunali e il presidente del Consiglio comunale. Vedo unità ed entusiasmo come quelli del 1994. Sono convinto che gli azzurri detteranno l'agenda»
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di Renato Pierantozzi

«Forza Italia può contare su due assessori in giunta, tre consiglieri comunali e il presidente del Consiglio. Vedo unità ed entusiasmo come quelli del 1994. Sono convinto che gli azzurri detteranno l’agenda del Consiglio comunale». Parole e musica dell’architetto Umberto Trenta, da sempre forzista con alle spalle un cursus honorum di primo piano. Dal 1994 ad oggi è stato, tra le altre cose, coordinatore comunale, consigliere regionale, consigliere comunale, presidente del gruppo regionale e presidente del consiglio comunale

Marcello Fiori, Umberto Trenta e Andrea Cangini

Architetto Trenta, ma chi comanda oggi dentro Forza Italia a livello locale?

«La carica più alta è quella della vice commissaria regionale Claudia Regoli che viene dopo il commissario regionale Marcello Fiori».

Intanto però iniziano i posizionamenti e le rivendicazioni della leadership come la recente uscita dell’assessore Donatella Ferretti (leggi l’articolo). Come giudica questi interventi?

«La Ferretti è un autorevole esponente del partito rimasta sempre coerente nei valori forzisti. In giunta e in amministrazione ci sono anche l’assessore Silvestri e il presidente del Consiglio Bono. Toccherà poi ai congressi eleggere i coordinatori provinciali e comunali»

In Consiglio ci sono anche altri forzisti come il vice presidente del Consiglio regionale Piero Celani, Alessio Pagliacci e Luigi Lattanzi che però non fanno parte della maggioranza. Qual è allora la “vera” Forza Italia?

«Ripeto: ora c’è un clima di unità che ha superato le divisioni dell’ultima campagna elettorale. Vedo un entusiasmo simile a quello del 1994. Con le forze presenti in giunta e in Consiglio sono convinto che glia azzurri detteranno l’agenda del Consiglio comunale».

Come giudica l’uscita dal partito dell’ex sindaco Guido Castelli che è stato accusato di aver usato Forza Italia come un “taxi”?

«Preferisco rifarmi a Macchiavelli: il fine giustifica i mezzi».

La leadership di Forza Italia, alla fine, sarà una partita tra Donatella Ferretti e Piero Celani?

«Dopo aver ricompattato il partito penso che sia necessario trovare una terza via per mantenere un gruppo coeso, unito e pieno di entusiasmo»

Umberto Trenta e Giorgia Meloni

Non è che lei aspira al ruolo di coordinatore comunale?

«Posso mettere a disposizione la mia esperienza e la mia capacità. Sono quello che ha la militanza più lunga nel partito ed ho ricoperto tutti i ruoli: dal coordinatore al consigliere regionale fino al presidente del Consiglio comunale. Ho a cuore l’unità del partito».

E’ pronto anche a sostenere la candidatura di Castelli alle Regionali dopo la forte opposizione che ha fatto in Consiglio comunale?

«Gli riconosco una grande capacità politica anche se spesso siamo stati in contrasto e su fronti opposti. Per la Regione è un candidato autorevole e se mi chiedesse una disponibilità per un progetto politico gliela darei»


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