di Benedetto Marinangeli
San Benedetto pronta a forme di protesta di rilievo contro l’ospedale unico a Pagliare del Tronto. Questa la decisione presa ed esternata agli organi di stampa dal sindaco Pasqualino Piunti dopo il summit in Comune fra lo stesso primo cittadino e i capogruppi di maggioranza e minoranza. Piunti ha ricostruito l’intera vicenda partendo dalla Conferenza dei Sindaci del 2 agosto 2018, per passare a quella del 26 febbraio 2019 fino ad arrivare al summit di venerdì scorso con il governatore Luca Ceriscioli a margine dell’inaugurazione della nuova Risonanza Magnetica al Pronto Soccorso dell’ospedale civile.
«In quell’ occasione – dice Pasqualino Piunti – il presidente della Regione Marche a domanda specifica se l’ospedale unico sarà costruito a Pagliare, ha risposto positivamente. Ora però faremo un ultimo tentativo istituzionale. Giovedì prossimo 1 agosto alle 15,30, una delegazione del consiglio comunale verrà ascoltata dalla Commissione Sanità del consiglio regionale. In questa occasione faremo presente tutte le nostre istanze. Dopo di che si passerà alle proteste pesanti come ad esempio manifestazioni davanti al Madonna del Soccorso o alla sede della Regione. Ribadiremo – aggiunge Piunti – un concetto importante e cioè che spetta alla costa l’ospedale di primo livello. Basta giocare per lo 0-0 perché vogliamo mantenere il vantaggio che abbiamo. E sono i fatti a dimostrarlo. Siamo sul 2-0 in nostro favore rispetto alla Regione Marche perché abbiamo dalla nostra parte la legge con il decreto Balduzzi ed i numeri espressi nella conferenza dei sindaci dello scorso 26 febbraio quando per la soluzione dei tre ospedali hanno votato a favore i sindaci che rappresentato 37.285 persone mentre per il no i primi cittadini in rappresentanza di 144.977 abitanti».
Non è mancata una frecciatina a Ceriscioli. «La conferenza dei sindaci – spiega Piunti – è sempre stata considerata dai vertici regionali a livello esclusivamente consultivo per quanto riguarda ad esempio la nomina del direttore generale. Mentre oggi viene considerata determinante quando non si vuole partecipare ad un consiglio comunale aperto sulla Sanità. Ieri sera ho parlato di questo argomento anche con i Comitati di Quartiere. Tutti siamo pronti a forme di protesta anche eclatanti. Riunirò di nuovo l’assemblea dei sindaci dell’Ambito Territoriale 21 per ribadire la volontà del nostro territorio. Sono venti anni che San Benedetto – Piunti è un fiume in piena – è il fanalino di coda per quanto riguarda la sanità. Ora basta. Anche la comunità ha preso coscienza di questa cosa, con la Regione Marche che ha capito che il tessuto sociale cittadino non è più disponibile a subire una grave situazione come quella che si sta vivendo. Ben vengano i comitati ed anche che in questi ci siano dei politici. Però sospetto che la decisione è già stata presa. Però userò tutto ciò che è in mio possesso a livello legale, giudiziario e quant’ altro per difendere il nostro territorio. Intanto – conclude Piunti – la diffida al presidente della Regione Luca Ceriscioli è pronta».
Infatti il comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” ha terminato di stilarla e nei prossimi giorni dovrebbe essere spedita in Regione. Il documento conterrà la pretesa della costa ad avere il nuovo ospedale di Primo Livello e sembra anche la prospettiva di adottare azioni legali nel caso in cui la Regione andasse avanti.
Ed il rapporto con Ascoli? «Non facciamo la guerra ad Ascoli –risponde Piunti- anche perché se ci fosse spazio per due ospedali in provincia di primo livello il problema non sussisterebbe. Il tutto in base al decreto ministeriale 70 del 2015. Ma se ci fosse spazio per un solo ospedale di Primo Livello San Benedetto è in vantaggio per i numeri». Il tutto in riferimento al bacino di utenza del Madonna del Soccorso che secondo i dati espressi dal consigliere comunale Giorgio De Vecchis darebbe diritto a un nosocomio di primo livello sulla costa.
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