Sejnur Bekiri
di Maria Nerina Galiè
Due famiglie distrutte, un paese che piange. Due amici, Sejnur Bekiri e Mirko Vagnoni, separati per sempre. E’ questo il bilancio del fatale incidente avvenuto sabato scorso 10 agosto a Castignano, lungo la Valtesino, in contrada San Venanzo.
Bekiri, 25 anni, è morto nello schianto contro un albero dell’Alfa 147 guidata dal 38enne Vagnoni, accusato di omicidio stradale ma ora a piede libero. Il gip Cinzia Piccioni, che ha convalidato l’arresto, non ha ritenuto necessaria la custodia cautelare. Ha disposto infatti che l’uomo non fosse più piantonato dai Carabinieri nel reparto dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli dove si trova tutt’ora ricoverato per le lesioni riportate nel terribile impatto.
Entrambi i giovani erano di Castignano, dove oggi pomeriggio 13 agosto verrà riportata dall’obitorio dell’ospedale la salma di Sejnur per il rito funebre mussulmano (la famiglia di Bekiri è di origine macedone) che si terrà nel cimitero del paese. «I genitori hanno chiesto un loculo che volgesse verso La Mecca» dice Fabio Polini, sindaco di Castignano, ancora frastornato per l’accaduto. «Quanto avvenuto è una tragedia immensa – ha aggiunto – da qualsiasi angolazione si guardi. Due amici, sempre presenti nelle attività del paese, tutti e due nella Protezione Civile e pronti a dare una mano. Sono vicino alle loro famiglie che stanno attraversando, tutte e due, un momento terribile ed estremamente delicato».
Il sindaco ha dichiarato il lutto cittadino per tutta la durata della cerimonia e si appella ai ragazzi di Castignano: «Prima di mettervi in strada, che siate alla guida o accanto, fate prevalere sempre il senso di responsabilità. La vita in un attimo ci può sfuggire di mano».
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