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Ascoli-Livorno 2-0
Il Picchio riprende il volo
con i gol di Gerbo e Ninkovic
(Fotogallery)

SERIE B - Vittoria meritata dei bianconeri con qualche sofferenza di troppo. Gara sbloccata poco prima dell'intervallo dalla rete dell'ex Foggia. Nel recupero finale bis del fantasista serbo, pochi secondi dopo il salvataggio di Lanni su Di Gennaro durante il disperato forcing dei toscani. Positivi esordi di Padoin, Gravillon e Piccinocchi
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Il gol del vantaggio segnato da Gerbo (Foto Edo)

di Bruno Ferretti

Altri 3 punti in casella. Con qualche sofferenza di troppo ma certamente meritati. L’Ascoli riprende la corsa dopo lo stop di Frosinone e si assesta nelle posizioni nobili della classifica aspettando i risultati dei posticipi. Gerbo e Ninkovic firmano il successo sul Livorno che resta al palo: 3 partite, altrettante sconfitte.

La partita. Zanetti, senza Scamacca ,(infortunato nell’Under 21) e Da Cruz (squalificato) cambia modulo e passa dal 4-3-1-2 al 4-3-2-1 con Ardemagni prima punta e alle sue spalle Ninkovic e Chajia con il compito di attaccare a turno. Rosseti anche stavolta in panchina dove siede per la prima volta l’attaccante D’Agostino della Primavera. Come previsto debuttano Padoin come terzino sinistro al posto dell’infortunato D’Elia, e Gravillon centrale, preferito a Valentini e Ferigra. Il terzino destro è Pucino che vince il ballottaggio con Laverone. Novità anche a centrocampo con l’esordio di Piccinocchi al posto di Cavion. Confermati Gerbo e Petrucci. Il Livorno cambia la punta centrale con l’esordio dell’olandese Braken al posto di Raicevic. I tre della terza linea sono Marsura, Murilo e l’ultimo arrivato Brignola. L’ex bianconero Luci in mediana con Agazzi, immutata la retroguardia.

Pronti e via. Dopo appena 37 secondi di gioco, clamorosa palla gol per l’Ascoli. Pucino in fase offensiva si ritrova fra i piedi un rinvio sbagliato del portiere Zima ma non sa approfittarne. Il tiro ravvicinato è debole e lo Zima respinge, si avventa Ardemagni ma viene anticipato in extremis da Bogdan in disperato recupero. La superiorità tecnica dell’Ascoli é evidente fin dalle prime fasi: gli uomini di Zanetti conquistano il centrocampo e il Livorno é costretto a chiudersi sperando in qualche rara ripartenza.Spunto personale di Chajia al 29′ ma la conclusione é alta, di poco. Livorno pericoloso poco dopo la mezz’ora: tiro-cross di Marsura dalla sinistra. Lanni respinge in volo, sulla palla arriva Murilo che perde l’equilibrio e manca la ribattuta. Il risultato di sblocca poco prima dell’intervallo. Chajia avvia l’azione a sinistra, arriva sul fondo e c’entra, nel mucchio spunta Ardemagni che viene strattonato. Gli ascolano invocano il rigore, l’arbitro non ascolta le proteste, la palla arriva a Gerbo che dal limite infila Zima con un sinistro, forte e preciso, a mezza altezza. Esplode di gioia il Del Duca: il gol ha il sapore della liberazione.

All’inizio del secondo tempo l’Ascoli costruisce sciupa l’occasione del radfoppio. Chajia, assai attivo sulla sinistra, va via in dribbling e serve Rdemagni solo davanti alla porta: basterebbe un soffio per spingerla dentro ma il capitano sfiora di testa e vanifica tutto. Breda sostituisce Morganella con Del Prato, risponde Zanetti con Cavion per Gerbo. Poi entra Andreoni al posto di Padoin che non ha più energie. Mister 5 scudetti esce fra gli applausi del popolo bianconero. Fiammata dell’Ascoli al 21′ quando Ninkovic prolunga di testa per Ardemagni che entra in area leggermente spostato sulla destra e spara una fucilata: grande risposta in tuffo di Zima. Angolo. Il Livorno prova a reagire ma il pallino del gioco resta in mano ai bianconeri. Lanni (32′) blocca a terra un rasoterra dal limite di Marsura, il più intraprendente dei toscani. L’Ascoli risponde subito con Piccinocchi che serve Ardemagni: il tiro in corsa del centravanti é fuori misura.

Interminabile il recupero: 6 minuti. Al terzo brivido per l’Ascoli quando l’ex Di Gennaro, favorito da un rimpallo, entra in area: il pareggio sembra servito ma Lanni salva col piede. Una prodezza provvidenziale che lascia in cassaforte i 3 punti meritati. Sul ribaltamento di fronte l’Ascoli sancisce la propria superiorità: Chajia libera Ninkovic nell’area livornese e il serbo non fallisce la mira con un destro preciso e potente.

ASCOLI (4-3-2-1): Lanni; Pucino, Brosco, Gravillon, Padoin (17′ st Andreoni); Gerbo (12′ st Cavion), Petrucci, Piccinocchi (35′ st Brlek); Ninkovic, Chajia; Ardemagni. A disposizione: Leali, Novi, Laverone, Ferigra, Valentini, Troiano, Rosseti, D’Agostino. Allenatore: Zanetti.

LIVORNO (4-2-3-1): Zima; Morganella (10′ st Del Prato), Di Gennaro, Bogdan, Gasbarro; Agazzi, Luci; Murilo, Brignola (15′ st Marras), Marsura; Braken (22′ st Porcino). A disposizione: Plizzari, Stoian, Morelli, Boben, D’Angelo, Gonnelli, Mazzeo, Rizzo, Raicevic. Allenatore: Breda.

Arbitro: Rapuano di Rimini (assistenti Robilotta di Sala Consilina e Vono di Soverato, quarto ufficiale Feliciani di Teramo).

Reti: 43’pt Gerbo, 50’st Ninkovic. 

Note: spettatori paganti 2.585, incasso 26.101 euro; abbonati 4.197, quota 33.181 euro. Ammoniti Gerbo (A), Morganella (L), Gasbarro (L), Marras (L) e Gravillon (A) per gioco falloso; Chajia (A) per simulazione di fallo; Ninkovic (A) per essersi tolto la maglia dopo il gol. Angoli 4-3 per l’Ascoli. Recuperi: 4’+6′.

LA FOTOGALLERY DI EDO


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