La Samb si lecca le ferite
e si proietta verso la gara di Padova

SERIE C - All'Euganeo non ci saranno gli squalificati Di Pasquale e Di Massimo e l'infortunato Rocchi, per cui si prospetta un lungo stop. La panchina corta continua a condizonare una squadra che in campo dimostra di essere alla pari con le prime della classe. Montero: «Adesso si vedono gli zaini dei marines e si vedrà il bello»
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di Benedetto Marinangeli

Tanto rammarico ma anche la consapevolezza che questa Samb ha carattere e soprattutto un’impostazione tecnico-tattica eccellente. E poi è balzata di nuovo evidente la necessità di innesti in organico per fare compiere alla squadra il classico salto di qualità. L’infortunio di Rocchi, che ne avrà per diverso tempo, si parla di frattura del gomito, priverà Montero di un elemento imprescindibile per il suo centrocampo, anche perché in panchina non si vedono sostituti all’ altezza. Non si può, infatti, puntare ad un campionato di vertice senza avere alternative valide su cui potere fare affidamento o su elementi reduci da lunghi e gravi infortuni come Piredda, soprattutto per quanto riguarda la zona nevralgica del campo.

Montero prende la sconfitta con filosofia

Senza dimenticare la scientificità della direzione di gara di Saia di Palermo che ha usato due pesi e due misure per sanzionare i falli. Con un metro decisamente più severo nei confronti della Samb. Senza nulla togliere all’ingenuità di Di Pasquale (il primo giallo è sembrato eccessivo) che va a tirare la maglia all’ avversario con già un ammonizione sul groppone. Domani arriverà anche la mazzata del giudice sportivo. Scontate le squalifiche di Di Massimo e Di Pasquale ma sono possibili anche altre sanzioni dopo l’elettrico fine partita. E mercoledì ecco la trasferta sul campo della capolista Padova.

Fedeli deluso

«Una sconfitta che fa male -commenta il presidente Franco Fedeli-. Non meritavamo di perdere. Quando è uscito Rocchi si è spenta la luce, chi l’ha sostituito non è stato all’altezza (Bove, ndr). Non capisco cosa è capitato a Bove. Ha subito una decisa involuzione rispetto a due anni fa. Poi la sciocchezza di Di Pasquale ha complicato le cose. Possiamo dire di aver dominato, di aver sbagliato i gol, ma quello che conta è che abbiamo perso la partita. Non rimprovero niente ai miei». «In dieci hanno dato tutto, un po’ la sfortuna un po’ gli episodi ci hanno penalizzato -continua il patron-. Adesso andiamo a Padova senza Di Pasquale, Di Massimo e Rocchi, si fa tutto più duro. Speriamo di sopperire a queste assenze. I ragazzi ci hanno provato fino alla fine. Il pubblico ha applaudito la squadra e questo è un segnale importante, i tifosi sono stati fantastici e ci siamo ringraziati reciprocamente. La stretta di mano all’ arbitro? Gli ho fatto i complimenti per la direzione di gara e gli ho detto che è molto bravo, ma il senso era estremamente ironico».

I tifosi mai domi

Montero la prende con filosofia. «Questo è il calcio -analizza- come accaduto con Piacenza e Cesena oggi la moneta si è rovesciata. La squadra ha fatto una grande partita anche con dieci uomini e l’attitudine c’è stata sempre. Dobbiamo continuare su questa linea. E’ mancato il gol. Forse potevo fare qualche cambio prima, ma poi dopo l’espulsione di Di Pasquale siamo stati condizionati. Bove si sta allenando bene e secondo me meritava di entrare. Da fuori si vede tutto più semplice, il problema è stare dentro».
«Oltre gli squalificati, speriamo di recuperare Frediani -aggiunge il mister-. Applausi dopo la sconfitta? I giocatori hanno trasmesso questo al pubblico. Hanno dato tutto, poi si può giocare bene o male. A Rapisarda e Miceli i tifosi questo chiedono. Adesso si vedono gli zaini dei marines, che pesano 80 chili ed ora arriva il bello proprio quando tutto ti gira contro. Se continuiamo a giocare così non sono preoccupato. Il problema sorge solo quando non si ha attitudine ma noi l’abbiamo».

 


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