«Aspettiamo ancora che ci venga restituita la fede nuziale di mio padre, l’abbiamo richiesta ma ancora non ce la danno». A dirlo è Jennifer Sarchiè, la figlia di Pietro Sarchiè, il commerciante di pesce sambenedettese ucciso il 18 giugno 2014 a Sellano di Pioraco (Macerata) in un agguato.
Ave Palestini e Jennifer Sarchiè
Due le persone condannate per quell’omicidio, Giuseppe Farina (all’ergastolo) e il figlio Salvatore Farina (a 20 anni). La figlia di Sarchiè, oggi in tribunale per l’udienza del processo in cui è imputato Santo Seminara, accusato di favoreggiamento nell’omicidio. All’udienza sono stati sentiti un paio di testimoni, tra cui un meccanico che aveva realizzato il furgone del commerciante di San Benedetto e che ha detto che quel mezzo era particolare e non era possibile non riconoscerlo. Jennifer e la madre, Ave Palestini, lamentano che a distanza di anni il tribunale ancora non ha restituito la fede del padre. «La rivogliamo indietro, siamo amareggiati che ancora non ci sia stata restituita» dice Jennifer. Pietro Sarchiè era stato ucciso per questioni di concorrenza sulla vendita del pescato nell’entroterra maceratese.
Favoreggiamento nel delitto Sarchiè, i killer sentiti in aula: Farina senior non ricorda più nulla
Il marito uccise il loro padre, lei li ha denunciati per stalking: assolti i figli di Pietro Sarchiè
Farina torna in Tribunale, la figlia di Sarchiè urla in aula: «Guardami in faccia»
Omicidio Sarchiè, la Cassazione: ergastolo a Farina senior e 20 anni al figlio
Omicidio Sarchié, Jennifer: «Ergastolo anche per Salvatore, era coinvolto quanto il padre»
Omicidio Sarchiè, i legali della famiglia: «Nessuno sconto per Salvatore»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati