Montagna, ma non solo. L’incontro con Francesco Saladini, avvocato classe 1933, e Maurizio Calibani, insegnante in pensione, classe 1937, tra i pionieri dell’alpinismo ascolano moderno, si pone in continuità ideale col racconto di Dario Nanni, nel solco della storia della sezione locale del Cai.
Foto d’epoca con Saladini e Calibani
L’appuntamento è per sabato 18 gennaio alle 18,15 nella Bottega del Terzo Settore con Pillole di storia del CAI di Ascoli nel Novecento. Questa volta, per narrarne mutamenti, lacerazioni e ricomposizioni che ne svelano, almeno in parte, l’identità odierna, radicata in un consapevole impegno ambientalista e sociale. Saladini e Calibani sono stati difatti tra i protagonisti della scissione del Gruppo Alpinisti Piceni da un Cai ascolano ancora impaludato in un alpinismo di rappresentanza, in cui infine riconfluiranno con i loro compagni, per cambiarne radicalmente contenuti e metodi anche grazie ad una fertile “contaminazione” con l’ambiente dell’alpinismo romano. Seguirà nei decenni successivi la stagione delle lotte ambientaliste contro gli scempi ambientali e per la costituzione del Parco Nazionale dei Monti Sibillini
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