Gianluca Pompei e Maria Stella Origlia i due coordinatori provinciali di Italia Viva
di Franco De Marco
Italia Viva, il nuovo partito di Matteo Renzi nato dalla fuoriuscita dal Pd, si presenta anche nel Piceno e lancia le sue idee guida per un’azione che pure sul territorio sbocchi in azioni operative concrete. Fino ad oggi gli iscritti hanno superato quota 150. «Iscritti veri – sottolinea il consigliere regionale sambenedettese Fabio Urbinati, renziano della prima ora – con procedura sul sito che richiede anche la carta di credito. Tanti altri iscritti sono in arrivo. Ci sono sindaci e consiglieri comunali di varie località. Noi mettiamo l’organizzazione al servizio del partito e non il contrario (frecciata al Pd, ndr). Sono orgoglioso e soddisfatto di questa partenza nel territorio. Noi non vogliamo inciuci e giochi di potere».
Cinque i comitati cittadini sorti ad Ascoli. Quasi tutti ex Pd con incarichi anche significativi. Nella sala conferenze della Libreria Rinascita si sono oggi ufficialmente presentati i due coordinatori provinciali (con una regola: sempre doppi incarichi uomo-donna per garantire la parità di genere). E sono l’ascolana Maria Stella Origlia e il giovane (36 anni) sambenedettese Gianluca Pompei. In sala Daniela Bigossi ex segretaria del circolo Pd di San Benedetto, l’avvocato Luigi De Scrilli, Tonino Capriotti consigliere comunale di San Benedetto ex Pd, lo pneumologo ascolano Giovanni Allevi, Manrico Plebani di uno dei comitati del capoluogo piceno, Angelo Falconi del comitato di Acquaviva Picena, l’ex consigliere comunale e candidato sindaco del Pd di Ascoli Giancarlo Luciani Castiglia, Alessandro Savino del comitato di Monteprandone, Claudio Bellini del comitato di Castel di Lama, Saverio Di Simone pure lui di Ascoli e qualche altro. Nelle prossime settimane saranno nominati i coordinatori cittadini (sempre uomo-donna) di Ascoli e San Benedetto.
Fabio Urbinati va subito alle proposte operative di Italia Viva sia a livello nazionale sia locale. «Faremo del tutto – afferma – per sbloccare i 120 miliardi fermi per le infrastrutture tra i quali ci sono anche i soldi per la ricostruzione post terremoto nel Piceno. Mercoledì a Roma incontreremo l’onorevole Raffaella Paida. Basta con la burocrazia che ferma gli appalti. Per avviare davvero la ricostruzione occorre un’azione shock, altrimenti passano 35 anni». Per quanto riguarda il Piceno, poi, il consigliere regionale indica le priorità sulle quali accelerare: «Completamento dei lavori sulla strada statale 4 Salaria, terza corsia da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto e raccordo autostradale da Castel di Lama a San Nicolò a Tordino. Occorre lavorare sulle infrastrutture che generano lavoro e sviluppo economico. Quei 120 miliardi bloccati sono stati presi in ostaggio da Matteo Salvini».
Nel corso dell’incontro, a parte il tema nuovo ospedale, si è parlato naturalmente di elezioni regionali ed elezioni comunali (quelle di San Benedetto nel 2021). Fabio Urbinati, Maria Stella Origlia e Gianluca Pompei pronti a candidarsi tutti e tre per un poso di consigliere regionale? «Vedremo», la risposta. Ma Fabio Urbinati ha già annunciato che tonerà in pista. Pensa anche a candidarsi, più in là, a sindaco a San Benedetto? «Qualcuno eventualmente me lo dovrà chiedere», risponde il consigliere regionale che aggiunge: «Io comunque, quando si tratta di San Benedetto, sono pronto a fare tutto…. anche a spogliarmi nudo». Nei confronti della candidatura a presidente della Regione di Luca Ceriscioli Italia Viva è netta. «No. A Luca Ceriscioli abbiamo detto da tempo no. Non lo diciamo solo noi ma anche le altre formazioni della possibile coalizione compreso il raggruppamento delle liste civiche. Nel caso il Pd insistesse noi candideremo a presidente l’ex Rettore dell’Università di Camerino Flavio Corradini. In generale, come principio, noi vogliamo nei posti chiave persone competenti. Altrimenti i sogni restano sogni». Sui prossimi appuntamenti elettorali sottolinea Gianluca Pompei: «Italia Viva si presenterà, laddove naturalmente possibile, in tutte le competizione con una propria lista. Saremo dovunque». Maria Stella Origlia parla del caso Comune di Ascoli dove , nell’assemblea consiliare, non c’è alcun rappresentante di Italia Viva. «Questo non vuol dire – afferma – che non siamo attenti alle problematiche cittadine e che non dialoghiamo sia con Pd sia con Ascolto & Partecipazione. Nel capoluogo piceno c’è un problema di tenuta democratica con rigurgiti autoritari: c’è chi fa una cena con le insegne di un passato nefasto, c’è chi espone una bandiera della Repubblica di Salò, c’è chi porta nelle scuole personaggi di un certo livello (il senatore leghista Armando Siri, ndr)». «Italia Viva – dice ancora l’insegnante – è un partito riformista e progressista. Non ci interessano le vecchie ideologie. Con il governo di Matteo Renzi prima e di Paolo Gentiloni dopo il Pil è aumentato come pure l’occupazione con il job act. Ci interessano le soluzioni dei problemi dei cittadini”«». «Vogliamo essere il partito del futuro», chiosa Gianluca Pompei. «Le nostre alleanze – spiega Fabio Urbinati – dipendono dall’approccio degli alleati. Il Pd di Stefano Bonaccini ci piace, il Pd di Michele Emiliano no». E annuncia: «Presto costituiremo un comitato per la giustizia per parlare con gli avvocati della eliminazione della prescrizione. Per noi è un obbrobrio. Su questo non molleremo».
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