A una settimana di distanza, rieccoci: folate di vento a oltre 100 chilometri orari e danni in tutto il Piceno. Basti pensare che tra lunedì e martedì gli interventi dei Vigili del fuoco sono stati oltre cento, soprattutto nella zona tra Folignano, Maltignano ed Ascoli. Ma ovviamente l’allerta e i disagi sono in tutta la provincia e in particolare nel sud delle Marche, con il fenomeno che per fortuna si è attenuato nella giornata di martedì 11 febbraio. Nella notte, però, altri 20 interventi effettuati dai pompieri, più 70 di minore entità che restano in coda.
Le segnalazioni al centralino non si contano più, per questo sono state obbligatoriamente assegnate delle priorità. Ecco dunque che in cima alla lista sono finiti alcuni alberi caduti davanti all’ospedale “Mazzoni“, che ha rischiato di finire sulle auto e fare male a qualcuno, cosa che per fortuna non è accaduta. Grande e urgente lavoro, però, per liberare le strade, visto che una pianta in particolare impediva il passaggio soprattutto ai mezzi di soccorso.
Stesso refrain lungo la bretella che conduce da Monticelli alla superstrada Ascoli-Mare: anche lì caduta alberi e pericolo per mezzi e persone. Ma le operazioni in corso sono come detto tantissime. Il vento ha fatto volare via di tutto, impalcature, transenne, bidoni della nettezza urbana, cocci, vetri, cartelli. A proposito di nettezza urbana, oggi in alcune zone della città era giornata di raccolta differenziata della carta: scenario surreale con le buste finite nel migliore dei casi a decine di metri di distanza dal luogo d’origine, spesso rompendosi e riversando il contenuto in strada. Sempre ad Ascoli, particolarmente colpita la zona di Porta Maggiore; alla palestra “Forlini”, esempio, si è scrostata la copertura frontale, mentre nella notte sono caduti alcuni alberi davanti alla scuola elementare.
Strade e perfino marciapiedi “liberati” anche a Marino del Tronto, nelle frazioni di Vallevenere e Lisciano di Colloto, a Folignano, al cimitero di Castel Trosino e a Comunanza. Ma l’elenco è lungo.
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