di Renato Pierantozzi
Dopo il Tribunale (leggi l’articolo) anche la Procura della Repubblica ha emanato un provvedimento per far fronte all’emergenza legata al coronavirus. In un provvedimento firmato dal procuratore capo Umberto Monti, è stata disposta “la sospensione dei termini per il compimento di qualsiasi atto per tutti i procedimenti penali, compresi quelli in fase di indagine preliminare, nelle fasi di pre-udienza, nella fasi di esecuzione e in relazione ai vari termini previsti e con le eccezioni specificate”.
Umberto Monti
Il periodo individuato va dal 9 al 22 marzo e rispetto alla sospensione dei termini sono state previste tre eccezioni. Si va da quelle “assolute” (convalida di arresto o fermo) a quelle “relative” (nel caso in cui i soggetti sottoposti ad indagini o gli avvocati non si avvalgono della sospensione) ed infine a quelle “desumibili univocamente dalle normativa specifica e dal sistema”. In quest’ultimo caso, ad esempio, anche nel periodo di sospensione (9-22 marzo), il pubblico ministero potrà procedere ad atti di indagine urgenti cui deve partecipare la persona sottoposta ad indagine a cui deve partecipare la persona sottoposta ad indagine (interrogatorio, ispezione, accertamenti in base all’articolo 360 del codice penale) “esplicitando le condizioni di urgenza che rendono indifferibile l’atto ai sensi dell’articolo 392 del codice di procedura penale”. In base alle disposizioni di Monti, infine, viene meno anche la necessitò di recarsi negli uffici della Procura da parte di difensori e parti.
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