Hotel Guiderocchi: proroga della gestione,
idea “5 stelle” e project financing

ASCOLI - La cinquecentesta struttura del centro storico, ritirata dalla vendita, è destinata ad una valorizzazione per coprire il target più esigente. Il dopo Coronavirus avrà sicuramente un incremento del turismo interno e la città può giocare un ruolo da protagonista
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di Franco De Marco

Ci sarà sicuramente una proroga, almeno fino a dicembre, per la gestione dell’Hotel Palazzo Guiderocchi, uno dei più belli palazzi storici del centro di Ascoli, di proprietà del Comune. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Fioravanti è la valorizzazione dell’immobile nel senso di una sua ristrutturazione qualitativa, facendolo diventare a 5 stelle, con il concorso  di un investitore privato. In altre parole di punta ad un project financing pubblico privato considerando che il Comune, da solo, non ce la può fare.

Palazzo Guiderocchi

Il ragionamento è chiaro e ambizioso: la città vuole puntare sempre di più, come mai fatto in passato, sul turismo e non può non dotarsi di una struttura di alta qualità in grado di soddisfare le esigenze degli ospiti più esigenti. Un albergo di lusso con tutti i confort. Ecco allora che l’Amministrazione comunale vuole mettersi alla ricerca – contatti per la verità ci sarebbero già stati – di un privato che vuole investire e che crede che la struttura possa produrre una soddisfacente redditività nei prossimi anni.

L’attuale gestore dell’Hotel Palazzo Guiderocchi, stupenda struttura cinquecentesta, ricca di storia, di arredi e dipinti pregiati, molto apprezzata dagli ospiti che rimangono a bocca aperta, la “Leonar srls” che fa riferimento a Matteo Di Sabatino, scadrà nel prossimo agosto. Ma è evidente che per quella data, anche a causa dell’emergenza coronavirus che ha stravolto i piani dell’Amministrazione comunale, non potrà concretizzarsi alcuna operazione. Con qualche mese in più forse. Nel nuovo piano delle alienazioni degli edifici pubblici non strategici, allegato al bilancio di previsione 2020 appena approvato dalla giunta, questo edificio è stato infatti stralciato. Cioè è stato ritirato dalla vendita al contrario della conferma di tutti gli altri immobili previsti nel precedente piano e rimasti invenduti (i tempi sono difficili).

C’è anche da dire che l’edificio, risalente come detto al Cinquecento, con restauro concluso nel 2000 (usufruì dei fondi per il Giubileo), ha urgente bisogno di lavori di manutenzione. La giunta scommette sulla ricerca di un privato mantenendo la proprietà dell’immobile e magari scontando il canone con il nuovo gestore. L’operazione, in generale, si presenta ardua ma possibile. L’importante è che venga songiurato il rischio di una chiusura. Anche perché, come giustamente ha fatto notare il sindaco Marco Fioravanti che punta ad un lancio turistico della città, a coronavirus passato, il turismo interno aumenterà notevolmente il suo mercato ed Ascoli ha tutte le carte in regola per esserne un protagonista.

 


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