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Samb, Antonio Santurro:
«Una stagione sfortunata
in attesa di ciò che accadrà»

SERIE C - Il portiere rossoblù: «Dopo Cesena sono arrivati una serie di infortuni e da metà ottobre non sono riuscito ad allenarmi con regolarità. E pensare che non saltavo una partita per problemi fisici dai tempi del Renate». Proprio quando ormai era pronto al rientro, dopo la frattura alla mano destra, è arrivato lo stop del campionato
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Santurro

di Benedetto Marinangeli

«Una stagione sfortunata, dopo Cesena sono arrivati una serie di infortuni e da metà ottobre non sono riuscito ad allenarmi con regolarità. E pensare che non saltavo una partita per problemi fisici dai tempi del Renate nella stagione 2013-2014». Antonio Santurro analizza così la sua stagione in rossoblù. E proprio quando ormai era pronto al rientro, dopo la frattura al terzo metacarpo della mano destra, è arrivato lo stop del campionato. «Ora ci stiamo allenando in casa dice l’estremo difensore rossoblù- seguiti dai due preparatori atletici, Ferro e Fugalli. Sono rimasto qui a San Benedetto, la mia famiglia è a Parma. Non possiamo far altro che attendere le decisioni sul campionato».

Stefano Visi

Il preparatore dei portiere rossoblu Stefano Visi, aveva speso parole importanti per Santurro, elogiando, oltre alle doti tecniche dell’estremo difensore anche la sua grande professionalità e soprattutto il fatto di essere sceso in campo anche in condizioni fisiche precarie. «Con Visi si è creato un rapporto bellissimo – è sempre Santurro che parla – ci sentiamo quotidianamente. Si preoccupa per noi e vuole essere sempre aggiornato su come stiamo e su come procedono gli allenamenti da casa. Mi sono molto legato a lui, mi piace come lavora ed è una grande persona. Il fatto di non volermi tirare mai indietro fa parte del mio carattere e lo faccio in modo naturale».

Santurro vanta anche un legame speciale con Luca Bucci, preparatore dei portieri del Bologna. «A lui devo tantissimo -aggiunge l’estremo difensore rossoblù- e non smetterò mai di ringraziarlo per aver puntato su di me facendomi arrivare a Bologna. Con Bucci mi sento spesso e mi sono trovato benissimo. Una persona dalle grandi dote umane e professionali. Lo conobbi ai tempi in cui giocavo con la Primavera del Parma e lui era a fine carriera. Gli era scaduto il contratto e venne ad allenarsi con noi in attesa di una chiamata. Si allenava con un umiltà incredibile. Poi a gennaio andò al Napoli e finì li la sua carriera da portiere».

Santurro, racconta, poi, il suo esordio in serie A in Bologna-Roma del 31 marzo 2018 terminata con il punteggio di 1-1. «Sapevo che avrei giocato già da due settimane, ho avuto quindi il tempo di prepararmi alla partita. Avevo voglia di misurarmi in una categoria per me nuova. Con la Roma c’erano giocatori come Dzeko, De Rossi, Florenzi e Nainggolan e tra i pali Allison. Sono state emozioni bellissime».

Sul futuro del calcio Santurro la pensa così. «Ho letto dei protocolli sanitari ma in serie C non credo siano di facile attuazione. Sono convinto che si tornerà prima o poi alla normalità ma con dei cambiamenti: questa situazione – conclude il portierone rossoblù – ci deve far riflettere su tutto quello che nel calcio non va e cambiarlo presto per il bene di tutti».


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