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La Celere defilata dal cuore della movida,
i dubbi dei residenti:
«Così non fanno
neanche deterrenza»

SAN BENEDETTO - Dopo quelle di Pasqualino Piunti, anche le reazioni dei cittadini, nelle parole dell’ex presidente del comitato di quartiere Marina Centro, Giovanni Filippini, contrattacca il sindaco e l’attuale direttivo di quartiere: «Ci hanno abbandonati»
...

di Marco Braccetti

«Piazzati in quel punto, non servono neanche come deterrente».

E’ l’amara considerazione fatta da qualche residente del centro, osservando le due camionette del reparto Celere della Polizia di Stato.

Uomini e mezzi arrivati (per il secondo sabato di fila) direttamente da Senigallia.

Dopo il pomeriggio in piazza Giorgini, in nottata il personale in divisa si è spostato a presidiare il pizzale della stazione ferroviaria.
Non certo un nodo caldo della movida sambenedettese.

Effettivamente, la scelta di posizionare i celerini in quel preciso punto lascia piuttosto perplesso l’uomo della strada. «Perché non farli muovere, a turno, nei punti più sensibili come via Mentana, piazza e via Montebello, piazza Pazienza e via discorrendo?» si chiede il comune cittadino.

I responsabili dell’ordine pubblico, con tutta evidenza, avranno la risposta a questo quesito che, comunque, resta sul piatto e si riproporrà nelle prossime notti calde di movida molesta.

Il sindaco Pasqualino Piunti (foto Vagnoni)

Nel frattempo, si continuano a registrare gli sfoghi dei residenti, costretti a subire l’ennesima nottata di eccessi. Letteralmente imbufalito è l’ex presidente del Comitato di quartiere Marina Centro, Giovanni Filippini, che chiama direttamente in causa il sindaco Pasqualino Piunti e l’attuale direttivo dell’associazione zonale, guidato da Elena Piunti: «Buongiorno signor sindaco, spero abbia dormito bene. Noi del quartiere Marina Centro (abbandonati sia da lei che dal comitato di quartiere) no».
«Non riesce a capire – prosegue Filippini, rivolgendosi sempre direttamente al sindaco – che la notte circolano non solo persone che cercano socializzazione e frequentano locali con criterio ed educazione, ma anche e soprattutto ragazzi di un’età disparata che va dai 16 ai 20 anni i quali frequentano locali che vendono alcool a basso costo. Soprattutto nelle parti più nascoste del centro, oltre all’alcol questi ragazzi fanno uso di sostanze cercando lo sballo a prescindere. Zone senza nessun controllo specialmente dopo le 2 di notte».
Effettivamente, l’altra notte i controlli delle forze dell’ordine sono stati molto minuziosi in tutti i locali del centro.

Ma il problema vero è che gli episodi più gravi si verificano in punti più defilati, spesso piuttosto lontano dalle attività.

Vie e viuzze che restano fuori dal passaggio dei pattuglioni.

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