di Andrea Pietrzela
«Sarà un po’ come una finale scudetto a porte chiuse: mancheranno tifosi e coreografie, ma i gol conteranno lo stesso». È così che è stata definita la maturità 2020 da Alessandro Bono, esperto del gruppo di comunicazione milanese Purple&Noise PR: ognuno dei circa 13.700 maturandi marchigiani, dopo tanti colloqui telematici, si giocherà tanto, in un colpo solo, durante un colloquio faccia a faccia, in un clima surreale. Quest’anno l’esame di Stato che prenderà il via domani sarà più o meno così, senza precedenti e stravolto totalmente nelle modalità a causa del periodo di pandemia.
IN BOCCA AL LUPO – Lo sa bene il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti, che ci ha tenuto a fare gli auguri a tutti gli studenti. «Mando un “in bocca al lupo” particolare a tutte le ragazze e i ragazzi che si apprestano ad affrontare l’esame di maturità 2020 in una forma del tutto inedita a causa dell’emergenza sanitaria -dice-. Alla consapevolezza che la maturità costituisce il primo vero banco di prova di un giovane che si affaccia alla complessità della vita, si aggiunge la constatazione che le modalità previste quest’anno per il suo svolgimento non hanno precedenti nella storia della scuola italiana. Senza dimenticare che l’esame arriva alla conclusione di un anno tormentato, segnato per metà del suo svolgimento da lezioni svolte a distanza».
«Dopo tanti collegamenti telematici, ora tutto si svolgerà con un colloquio dinanzi alla commissione -conclude Piunti-. In circa un’ora gli esaminandi dovranno dare dimostrazione di possedere conoscenze e capacità di articolarne l’esposizione. Sarà dunque una bella prova, questa maturità, in tutti i sensi: gli studenti sanno però di poter contare sul supporto e, perché no, dell’affetto degli insegnanti che li hanno accompagnati in questi anni e sul sostegno delle famiglie. Forza ragazzi!»
Il sindaco Pasqualino Piunti (foto Vagnoni)
I CONSIGLI DELL’ESPERTO – Come scrive Piunti, i candidati di quest’anno hanno già superato due dure prove: quella della quarantena e quella della didattica “smart” dietro ad uno schermo. E da domani affronteranno l’ultimo decisivo esame, una maturità totalmente fuori dal comune. Ma «il contesto eccezionale non deve far sottovalutare l’impegno: la maturità è come un decisivo colloquio di lavoro, una prova di vita» sostiene l’esperto nel campo della comunicazione Alessandro Bono.
Quindi ecco il primo consiglio per i maturandi: «Dovete piacere all’esaminatore, non a voi stessi. Presentatevi con un vestiario consono a chi avete davanti, perché l’abito, in queste occasioni, fa il monaco». Tradotto: per i maschi camicia dentro ai pantaloni, da preferire i colori tradizionali (bianco e blu le sicurezze), niente sneakers. Per le ragazze camicetta non sbottonata, gonna non troppo corta (ok ai colori un po’ più accesi), trucco leggero e scarpe chiuse. Gli imperativi validi per chiunque sono pochi bracciali o collane, niente tatuaggi in vista ed una lunga sosta davanti allo specchio per prendere confidenza con un outfit che non si indossa tutti i giorni. E soprattutto: «Non dimenticare mai di sorridere».
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