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Rivoluzione arbitri,
colpo di scena:
Morganti non è stato confermato

CALCIO - La riunificazione di Can A e Can B ha prodotto una vittima illustre: l'ascolano Emidio Morganti che designava i direttori di gara della Serie B
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Morganti nei panni di Provveditore di Campo della Quintana di Ascoli

di Andrea Ferretti

Una vittima illustre nella rivoluzione che ha accorpato Can A e Can B che, per chi non lo sapesse, sono le commissioni degli arbitri di calcio che dirigono le partite della Serie A e della Serie B.

La “vittima” è Emidio Morganti, 54 anni, ascolano, da alcuni anni designatore degli arbitri della Serie B, che – davvero una sorpresa, quantomeno per i non addetti ai lavori – non è stato confermato come invece paventato (con quasi assoluta certezza) fino a poche ore dall’annuncio ufficiale. La decisione è stata partorita oggi 1 settembre dall’Associazione italiana arbitri (Aia).

E’ l’ex internazionale il bolognese Nicola Rizzoli ad essere stato confermato alla guida di questa nuova Can Nazionale.

La novita è data dalla casella dove fino a poche ore prima era dato per scontato il nome dell’ex arbitro di punta dell’Aia, quell’Emidio Morganti che, dopo il mitico Pierluigi Collina, è stato per anni forse il miglior arbitro italiano pur non avendo la qualifica di internazionale (resiste la leadership, che al momento appare inattaccabile, di Walter Cinciripini ascolano di Maltignano).

Nella “casella” che doveva essere occupata da Morganti troviamo Paolo Calcagno di Nichelino (Torino), che affianca Rizzoli. A coadiuvarli ci sono Gabriele Gava, Danilo Giannoccaro e Andrea Edoardo Stefani.

Per la Can C il designatore è Damato di Barletta, affiancato da Ciampi, Di Liberatore, Ostinelli, Niccolari e Spinelli.

L’Aia ha deliberato anche le nomine di nuovi componenti presso gli organi tecnici nazionali: Niccolò Baroni di Firenze (Can D) e Daniele Minelli di Varese (Cai).

Rivoluzione arbitri di calcio con la riunificazione di Can A e Can B


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