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Covid a Offida, D’Angelo (opposizione):
«Senso di comunità e soluzioni
efficaci e tempestive»

EMERGENZA - Dopo l'impennata dei positivi, il capogruppo di "Obiettivi comuni per Offida" invita ad evitare le polemiche e suggerisce soluzioni per facilitare l'accesso ai tamponi ai cittadini
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I casi Covid a Offida hanno destato scompiglio tra la popolazione. Apertura delle scuole e attività sportive rinviate (leggi qui).

Paura tra i cittadini con diverse persone in quarantena e molte sottoposte a tampone.

Gli amministratori comunali – dal sindaco Luigi Massa ai consiglieri di minoranza – si trovano a dover rispondere a tante domande ed a raccogliere sfoghi e preoccupazioni sulla gestione dell’emergenza.

Anche il gruppo consiliare di opposizione “Obiettivi comuni per Offida”, capitanato da Eliano D’Angelo, è stato più volte investito del problema.

Ecco come risponde e cosa propone«L’emergenza Covid 19 questa volta ha toccato la nostra comunità in maniera diretta. Molti ci chiedono pareri e considerazioni a riguardo, anche in funzione delle polemiche degli ultimi giorni (leggi qui).

Crediamo che in questa fase, ancora di più, occorra che ognuno faccia il proprio dovere e la propria parte ed il senso di comunità dovrebbe evitare cavilli per innescare polemiche e malumori.

Detto questo ringraziamo tutti i medici di famiglia per l’intuizione avuta e per il gran lavoro che stanno portando avanti.

Per il resto, chi ha il dovere e la responsabilità della salubrità pubblica sul territorio, nonché il sindaco, così come da normativa di legge, deve trovare soluzioni efficaci e tempestive.

Chiediamo che venga fatta una convenzione con l’Asur o con una struttura privata qualificata che permetta alle singole persone di ridurre la mobilità e limitare il costo del tampone.

Sarebbe stato auspicabile (lo è ancora) mettere a disposizione dei cittadini una postazione fissa (presso l’ex ospedale) o mobile (presso le nostre strutture sportive o su una piazza), evitando spostamenti nelle altre città con costi insostenibili per alcuni nuclei familiari.

Servono informazioni certe e il contatto diretto con i medici di famiglia per evitare falsi allarmismi e la corsa ad effettuare gli esami, pur comprendendo il disagio e il desiderio di avere conferme riguardo il proprio stato di salute e dei propri affetti.

Sicuramente apprendere dal nostro sindaco che domenica (13 settembre, ndr – leggi qui) non c’erano sono nuovi positivi e leggere sui giornali che 3 compaesani lo erano, non aiuta e imbarazza.

Rimane improponibile chiedere ad un nucleo famigliare di 4 persone sostenere la spesa di 80 euro ciascuno quando ci sono le possibilità e le condizioni per avere la stessa prestazione a metà prezzo.

La nostra non è assolutamente una polemica strumentale, intendiamo riordinare posizioni e ruoli.

Il pubblico faccia il suo dovere come anche il singolo cittadino.

Ricordiamo, quindi, ai nostri concittadini, di rispettare le buone regole per gestire al meglio questo contesto, indossando la mascherina, mantenendo le distanze di sicurezza ed igienizzando spesso e bene le mani.

Tutto ciò vale oggi come per il prossimo futuro, senza farsi prendere dal panico o mettendo in giro chiacchiere da bar. Ognuno svolga il proprio ruolo per far ripartire il paese e tutte le attività prima possibile».


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