di Federico Ameli
Li abbiamo conosciuti con un’interessante chiacchierata di presentazione delle attività (leggi l’intervista), li abbiamo ritrovati alle prese con l’organizzazione di uno degli eventi più attesi dell’estate sambenedettese (leggi l’articolo), li riabbracciamo a qualche settimana di distanza per celebrare un prestigioso traguardo raggiunto proprio qualche giorno fa.
Francesco Lanciotti
C’è aria di festa, infatti, nella Lega Navale di San Benedetto, che lo scorso fine settimana è stata di scena ai campionati italiani di velocità nella prestigiosa cornice dell’Idroscalo di Milano, in una quattro giorni che ha visto centinaia di atleti da ogni parte dello Stivale sfidarsi a colpi di pagaia.
Per l’occasione, gli amici della Lega Navale hanno puntato tutto su tre dei loro atleti di punta, che sotto la guida di coach Mirko Fazzini hanno tenuto alto il buon nome degli associati sambenedettesi.
Partiamo, come solitamente si fa in questi casi, dagli “antipasti”, senza per questo sminuire i risultati raggiunti da Davide Apolloni e Jacopo Pulcini, anzi. I due giovani atleti della Lega sono riusciti a centrare le semifinali di tutte le specialità in programma, un bottino di tutto rispetto per due ragazzi che l’anno prossimo avranno l’opportunità di cimentarsi nuovamente nella stessa categoria d’età, con l’obiettivo di alzare ulteriormente l’asticella. Di certo non sarà facile, anche perché a questi livelli la concorrenza è sempre piuttosto agguerrita, ma i due tesserati della Lega Navale hanno dimostrato di avere la stoffa per togliersi delle belle soddisfazioni.
A prendersi i riflettori dell’Idroscalo, però, è stato Francesco Lanciotti, che con una storica impresa è riuscito a consacrarsi nell’Olimpo della specialità. Il diciassettenne di Altidona, infatti, è riuscito a qualificarsi in finale in tutte le competizioni andate in scena in quel di Milano – 200, 500, 1000 e 5000 metri – con tempi di assoluta rilevanza a livello nazionale.
Davide Apolloni
In particolare, Francesco si è classificato al quarto posto sui 1000 metri, a poco meno di un secondo dal podio, mentre nei 5000 metri si è dovuto accontentare di una rispettabilissima sesta piazza dopo aver battagliato con i migliori per buona parte della gara. Purtroppo per lui, però, sul più bello la dea bendata ha scelto di puntare su altri candidati, dato che per un guasto al timone del kayak riscontrato all’ultimo, decisivo, giro di boa il “nostro” giovane talento si è visto costretto a sventolare bandiera bianca.
Ad ogni modo, gli amici della Lega Navale hanno dei più che validi motivi per festeggiare. Pur in un momento storico tutt’altro che semplice, anche per la preparazione sportiva, il circolo sambenedettese ha infatti cercato di stringersi intorno ai suoi atleti, garantendo loro le migliori condizioni possibili in termini di sicurezza, serenità e competitività.
Una volta smaltita l’euforia dei festeggiamenti, arriverà anche il momento dei dovuti ringraziamenti. Tanto per cominciare, un grazie particolare va rivolto a coach Mirko Fazzini, che ha avuto il merito di preparare adeguatamente i tre ragazzi per una competizione che vedeva protagonisti i migliori prospetti d’Italia.
Jacopo Pulcini
Nella cavalcata di Francesco Lanciotti, inoltre, hanno avuto un ruolo fondamentale Enzo Rapino, storico e stimato preparatore atletico originario del Fermano, e in particolare il tecnico federale Cosimo Mascianà, che dopo essersi reso conto delle straordinarie potenzialità del ragazzo gli ha offerto l’opportunità di completare la preparazione tecnica sul lago di Lorica, nel Parco Nazionale della Sila, dove Francesco ha potuto allenarsi in compagnia della squadra agonistica di Reggio Calabria.
Grande soddisfazione espressa anche dalla presidente della Lega Navale Italiana, Adele Mattioli, che a nome di tutti gli associati ha ringraziato atleti e staff tecnico per gli ottimi risultati raggiunti all’Idroscalo. L’auspicio, ovviamente, è quello che i tre ragazzi possano rappresentare un esempio per i giovani colleghi, oltre che un importante veicolo promozionale che riesca in qualche modo a spronare anche altri coetanei a cimentarsi con uno degli sport più affascinanti del panorama olimpico.
E adesso? Per Francesco, Davide e Jacopo è già tempo di guardare al futuro. Ci sono altre gare da preparare, ma soprattutto c’è una cultura del mare da difendere e promuovere, come da tradizione della Lega Navale. D’altra parte, quando sport e cultura si incontrano, i risultati non tardano ad arrivare. O almeno, ci si augura che sia sempre così.
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