Si è aperto questa mattina al Tribunale di Ascoli, di fronte al giudice Barbara Bondi Ciutti, il processo a carico di un giovane sambenedettese accusato di aver ripreso, di nascosto e tramite una cellulare, la ragazza con cui stava facendo sesso in auto
I fatti risalgono a due anni fa. Il video poi era stato inviato tramite WhatsApp, diverso tempo dopo alla giovane dalla fidanzata dell’imputato, difeso dagli avvocati Umberto Gramenzi e Silvia Morganti, facendo scattare così la denuncia al Commissariato di Polizia di San Benedetto.
La vittima ha raccontato di essere rimasta sconvolta dalla visione del video che gli ha arrecato anche dei danni anche alla vita privata visto che il suo fidanzato l’aveva lasciata dopo aver visto il filmato.
Secondo l’imputato, invece, il video sarebbe stato inviato a sua insaputa dalla fidanzata mentre stava dormendo.
La vittima si è costituita parte civile tramite l’avvocato Roberta Alessandrini.
L’udienza è stata aggiornata al 26 ottobre per ascoltare la testimonianza della ragazza e della madre.
Proprio l’anno scorso il legislatore ha approvato la cosiddetta legge sul “revenge porn” che colpisce con pene severe (da uno a sei anni e multe da 5.000 a 15.000 euro) chi diffonde senza il consenso dei diretti interessati immagini o video sessualmente espliciti.
rp
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