di Andrea Pietrzela
Un elettrocardiogramma dell’Italia bianco su sfondo nero, dal terremoto del Belice del 1968 fino a quello del 2017 che ha colpito Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. È così che si apre la multivisione della mostra “Riabitare l’Appennino”, un lavoro di Officina Italia che ha voluto impreziosire il suo ritorno ad Ascoli con una grande progetto artistico e culturale collocato nella splendida cornice della Sala della Vittoria della Pinacoteca Civica e aperto al pubblico fino al prossimo 25 ottobre.
Dopo “Ricostruire il Piceno, riabitare l’Appennino” dello scorso luglio, Officina Italia, il progetto di Carsa e Symbola, è tornata in città per una seconda edizione volta ad approfondire le tematiche legate alla ricostruzione e al riabitare. Ascoli è stata la prima tappa di un progetto dal respiro nazionale ed è stata impreziosita con una mostra ed una multivisione molto particolari.
LA MOSTRA – La mostra è strutturata tramite diversi totem multimediali organizzati in 10 diverse isole tematiche, esposte in maniera tridimensionale e intrecciate tra loro in modo tale da creare un unico habitat architettonico esaltato dalla tipica atmosfera della Sala della Vittoria. Si tratta di postazioni per informarsi e per approfondire i principali lavori di ricostruzione che prendono come punto di riferimento il caso L’Aquila, città che dopo il sisma del 2009 è stata capace, ad esempio, di recuperare le sue grandi icone monumentali con un lavoro innovativo nelle metodologie utilizzate e rapido in termini di tempi di esecuzione.
Fragilità, restauro, recupero, consolidamento antisismico e rigenerazione urbana. Il tutto documentato da tante foto scattate prima, durante e dopo i lavori effettuati su chiese, palazzi, monumenti. Dalla città pre-sisma alla futura smart city, dalla tragedia alla ripartenza passando per l’opportunità dell’innovazione. Officina Italia è stata capace di raccontare tutto questo anche grazie ad una particolare multivisione impostata su tre maxischermi comunicanti.
LA MULTIVISIONE – La regia – ottima – è di Ernani Paterra, lo spettacolo è continuo sui tre schermi e racconta, con ritmo serrato, il viaggio italiano dal sisma alle nuove possibilità dell’abitare, che si dischiudono in particolare nei territori dell’Appennino, e la buona pratica de L’Aquila. Il racconto è realizzato minuziosamente ma soprattutto in maniera consapevole, la visione risulta suggestiva e toccante. Un’opera da non perdere per arricchirsi non soltanto artisticamente, ma soprattutto culturalmente.
Non c’è dunque tempo da perdere: l’appuntamento con “Riabitare l’Appennino” di Officina Italia è nella Sala della Vittoria della Pinacoteca Civica fino al 25 ottobre.
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