«Stop agli ospedali unici,
decisione maturata
dopo un confronto coi territori»

SANITA' - L'assessore regionale al bilancio Castelli spiega come la giunta abbia deciso di scegliere altre strade rispetto al passato: «Per quanto riguarda il Piceno, verranno mantenuti i due presidi di Ascoli e San Benedetto valorizzando quei percorsi di integrazione in grado di migliorare le attività delle due strutture»
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Guido Castelli

Non hanno visto l’alba e sono già al tramonto gli ospedali unici delle Marche. La nuova giunta regionale ha deciso di dare lo stop a questo genere di strutture con la disattivazione del piano per gli ospedali unici.

L’assessore al bilancio Guido Castelli sottolinea: «Il no agli ospedali unici nelle Marche è stata una scelta condivisa da tutta la giunta presieduta dal presidente Francesco Acquaroli che la scorsa settimana ha avviato l’iter per l’approvazione del nuovo piano sociosanitario».

«Lo stop ai project financing ha rappresentato una decisione ponderata e maturata dopo un costante e approfondito confronto con i territori -continua Castelli-. La strategia prevede un’accurata analisi dei fabbisogni e una necessaria rivisitazione della scelte sulla rete ospedaliera operate dalla precedente giunta, con la massima attenzione a non sguarnire i territori, ma anzi con la ferma volontà di potenziare i servizi».

«In particolare per quanto riguarda la provincia di Ascoli verranno mantenuti i due presidi di Ascoli e San Benedetto valorizzando, con un approccio strategico, quei percorsi di integrazione in grado di migliorare le attività delle due strutture -conclude-. Lavoreremo inoltre per  dare a quella che è una area vasta di confine,  gli strumenti necessari in termini di risorse e personale per lavorare al meglio superando quella condizione di marginalità in cui ha versato per troppo tempo».

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