Ascoli, Pulcinelli carica la squadra
L’ex Morosini, ora all’Entella:
«In bianconero ho vissuto
un miracolo sportivo»

SERIE B - Il patron ha fatto visita alla squadra incontrando staff tecnico e calciatori in vista di una sfida di vitale importanza. Bertotto può contare su una squadra al completo e punta sul 3-5-2. L'attaccante dei liguri ricorda con piacere l'esperienza col Picchio: «Una positiva parentesi della mia carriera»
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di Salvatore Mastropietro

Si avvicina sempre di più il ritorno in campo per l’Ascoli dopo circa tre settimane senza partite ufficiali. I bianconeri sono fermi dallo scorso 31 ottobre, quando il Pordenone di Attilio Tesser si impose con grande merito di misura (0-1) sul campo del “Del Duca“. Successivamente il club ascolano è stato bloccato dall’emergenza Covid scoppiata all’interno della rosa – positivi nove calciatori, due membri dello staff e l’allenatore Valerio Bertotto – che ha costretto la società di Corso Vittorio a chiedere il rinvio della trasferta di Pisa, spostata dal 7 novembre all’8 dicembre. Finalmente domenica 22 novembre si tornerà a fare sul serio. L’Ascoli ospiterà l’Entella per una sfida salvezza di vitale importanza, considerando che entrambe le compagini sono reduci da momenti piuttosto negativi.

Il patron Pulcinelli

In casa bianconera si sta preparando la partita in un clima di grande concentrazione. Ieri il patron Massimo Pulcinelli ha fatto visita alla squadra che si stava allenando al “Picchio Village” per cercare di caricare i calciatori in vista della sfida di domenica. Il numero uno della società ha incontrato faccia a faccia il gruppo di Valerio Bertotto per la prima volta dall’inizio della stagione. Fino a questo momento, infatti, aveva seguito le sorti della formazione bianconera a distanza, non entrando direttamente in alcune dinamiche, senza però risparmiare considerazioni e messaggi rivolti all’ambiente tramite il proprio profilo Instagram. Proprio sui social, divenuti ormai il canale diretto di contatto tra il patron e la piazza ascolana, Pulcinelli ha descritto con un breve messaggio l’incontro avuto con la squadra e con mister Bertotto: «E’ stato un piacere salutare i vecchi calciatori ed incontrare i nuovi. Forza Ascoli e forza mister Bertotto».

Il tecnico bianconero, rientrato martedì dopo l’isolamento causa positività al Covid, sta continuando ad impegnare i suoi sul piano tattico. Il 3-5-2 provato nelle ultime due settimane grazie all’apporto del vice allenatore Claudio Bazeu è diventato ormai un’alternativa sempre più probabile in vista della gara contro l’Entella.

Nella giornata di oggi, giovedì 19 novembre, si è lavorato nuovamente su questo aspetto. Al “Picchio Village” lo staff tecnico ha predisposto una seduta conclusasi con la solita partita. Domani, venerdì 20 novembre, allenamento alle 15,30.

Leonardo Morosini con la maglia dell’Ascoli

MOROSINI – Nella partita di domenica l’Ascoli si ritroverà di fronte un ex come Leonardo Morosini. Il classe 1995 è stato uno dei protagonisti della cavalcata verso la salvezza nella scorsa stagione. Prelevato in prestito dal Brescia nella sessione di gennaio, ha collezionato con la maglia bianconera un totale di 19 presenze mettendo a segno 6 reti. L’esperienza in bianconero è stata breve ma piuttosto intensa per il calciatore lombardo, che sarebbe tornato volentieri all’Ascoli anche dopo la fine del prestito.

E’ rimasto a Brescia per tutto il precampionato e anche oltre, tanto che giocò anche nella prima giornata contro l’Ascoli (1-1) subentrando al 18′ della ripresa. Era il 26 settembre. Poi, dopo pochi giorni, la cessione all’Entella.

Morosini ha parlato ai taccuini del Secolo XIX sottolineando proprio quanto fatto nel passato campionato: «Ho un gran ricordo di Ascoli, è stata una bellissima parentesi della mia carriera. Ho giocato, ho segnato e sono stato tra i protagonisti di quello che considero un vero e proprio miracolo sportivo».

Con l’Entella, però, le cose non stanno andando molto bene per il momento: «Il gol mi manca, altrimenti non sarei un attaccante, ma più di tutto ci manca quella benedetta vittoria che potrebbe farci svoltare nella giusta direzione. La Serie B è difficile, complicata, bisogna saper soffrire e stringere i denti nei momenti difficili».


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