di Andrea Ferretti
Epilogo inevitabile, esonero molto probabile. Dichiarazioni di Massimo Pulcinelli a Pianetaserieb.it subito dopo l’1-1 con l’Entella. Dichiarazioni non smentite.
Allenatore a tempo, ore contate, il tecnico è agli sgoccioli. Lo abbiamo scritto noi, ma anche tutti gli altri organi di informazione sportiva, locali e nazionali, nelle ore successive all’ultimo fortunoso pareggio.
Poi è scattato il toto allenatore. Chi più ne aveva, ne ha messi.
Ed ecco che la lista dei papabili, pronti a mettersi in auto con destinazione Ascoli, si è allungata a dismisura con i nomi di Coppitelli, Di Biagio, Rossi, Pillon, Pecchia, Breda, Sottil, Bucchi, Gallo, Bordin, Tramezzani, Stramaccioni, Baroni e anche Dionigi che è ancora sotto contratto.
Niente di tutto questo. Bertotto ha continuato a lavorare con la squadra, insieme al suo staff, fin dal giorno successivo, ovvero lunedì 23 novembre. E anche oggi, martedì 24 novembre.
L’Ascoli, ovvero il patron Massimo Pulcinelli, ha quindi deciso che il nuovo allenatore dell’Ascoli sarà… Bertotto.
Quest’ultimo è stato quindi virtualmente esonerato per una notte, quella successiva ad Ascoli-Entella. Poi il dietrofront di Pulcinelli che ha deciso di continuare con lui.
La società non ha comunicato nulla. E ci mancherebbe pure, visto che nulla è accaduto.
Ultimamente il club bianconero ha scelto la strada del silenzio. Pur non comunicandolo ufficialmente, ha infatti attuato il silenzio stampa dei suoi tesserati, sia prima che dopo la partita con l’Entella.
Così come tifosi e addetti ai lavori, ad esempio, si sono accorti per caso della cessione di De Alcantara a un club brasiliano. Il difensore è tornato nel suo Paese dopo essere stato acquistato nell’estate del 2019 per 400.000 euro: l’investimento più importante effettuato in quella sessione di mercato, allora affidato al ds Tesoro.
Bertotto, che oltre alla fiducia del gruppo squadra ha anche quella della proprietà e della dirigenza, sa bene che il suo destino dipende molto dal risultato di sabato a Venezia. Destino vuole che per lui sarà decisivo lo stesso terreno di gioco dove ha “rischiato” di esordire un altro allenatore, e dove lo scorso anno esordì il nuovo arrivato Dionigi.
Quel 26 giugno fu una sconfitta come minimo immeritata, ma il tecnico in brevissimo tempo fu bravo a trasmettere alla squadra quello che non erano riusciti a fare Zanetti, Stellone e Abascal. Nelle ultime 9 giornate, il Picchio vinse 4 volte (in casa con Empoli e Salernitana, fuori con Cittadella e Cosenza), pareggiò (in casa) con Pordenone e Crotone, perse a Venezia, a Pisa e in casa col Benevento. Alla fine l’Ascoli si salvò meritatamente e, soprattutto, giocando bene.
Poi, a 50 ore esatte dal fischio finale di Ascoli-Entella, l’Ascoli informa che “Bertotto è e sarà saldamente alla guida tecnica della prima squadra per il prosieguo della stagione per la serietà, dedizione e professionalità che sempre sono state finora da lui confermate. Avendo inoltre constatato la totale coesione da parte di tutto il gruppo nei suoi confronti, non potrà il momento negativo mettere in discussione il suo operato. Avanti tutti insieme con spirito positivo e consapevoli di quello che dobbiamo affrontare”.
E vissero felici e contenti.
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