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L’onorevole Mancini e il Pd ascolano:
«Con la decontribuzione eviteremo
chiusure e licenziamenti»

ASCOLI - Il deputato laziale ha spiegato in una conferenza stampa online l'emendamento a tutele delle aree di confine con il Sud: «A disposizione un fondo triennale di 135 milioni per lo sconto del 20% a favore delle imprese nelle aree ex Casmez»
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Un fondo triennale da 135 milioni (leggi l’articolo) per scontare del 20% i contributi a carico delle imprese ricadenti nelle aree di confine con il Sud, tra cui il Piceno ricadente nel comprensorio del Consorzio di bonifica del Tronto, beneficiario dello sgravio del 30% per 9 anni.

L’onorevole Claudio Mancini

«Vogliamo evitare delocalizzazioni di imprese che magari decidono di trasferirsi in un raggio di 80/100 km -afferma l’onorevole Claudio Mancini del Pd che ha inserito l’emendamento alla Finanziaria approvato in Commissione e firmato anche dalla grillina Enrica Segneri– e licenziamenti quando finirà il blocco. Nel concreto servirà poi un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri e poi appositi bandi ministeriali rapidi visto che non possiamo aspettare due anni».

Rispetto al Sud, inoltre, la misura non sarà generalizzata a tutte le tipologie di imprese, ma riservata a quelle industriale a rischio delocalizzazione. «Non varrà per bar e gelaterie ad esempio», dice sempre Mancini, considerato il braccio destro del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, e che è intervenuto nella conferenza stampa organizzata dal Pd comunale ascolano dando anche un’altra notizia attesa da centinaia di lavoratori.

«E’ stato approvato anche l’emendamento da 10 milioni per rifinanziare gli ammortizzatori sociali per le aree di crisi complessa», afferma il deputato che è stato eletto nel collegio di Latina-Frosinone che rientra anche nelle benefici delle aree ex Casmez.

E così il Piceno agganciandosi al “carro” laziale è riuscito a centrare l’obiettivo.

Sul caso degli ammortizzatori sociali, la consigliera regionale Anna Casini lancia una stoccata all’assessore Guido Castelli che ha la delega alle aree di crisi. «Critica la mancanza di fondi -dice- ma non si era accorto dell’approvazione della norma. Adesso si impegni nell’utilizzo dei fondi residui pari a 26 milioni di euro».

«Sulla decontribuzione -accusa il consigliere Pietro Frenquellucci– il sindaco (leggi l’articolo) voleva metterci il suo bollino, ma non aveva capito nemmeno di cosa si stava parlando e questo ci fa capire chi amministra e in che modo».

«Rivendichiamo il risultato raggiunto grazie al Pd -afferma il capogruppo Francesco Ameli– che ci permette di avere una boccata di ossigeno per il nostro territorio».

«E’ una risposta importante -conclude il segretario comunale Angelo Procaccini– e di vicinanza del governo mentre arrivano segnali non positivi da parte di multinazionali presenti nella zona industriale come nel caso della Pfizer».

rp

 


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