di Andrea Ferretti
Decima sconfitta su quattordici partite. Peggio è quasi impossibile. L’Ascoli ci riesce, e anche da Monza torna a mani vuote. E’ bastato un gol nel primo tempo del terzino Carlos Augusto. La squadra di Brocchi ha diverse altre occasioni per chiudere il match, ma non rischia mai. E alla fine il 2-0 dell’ex Frattesi che non solo non esulta ma si mette quasi a piangere come Padella del Vicenza pochi giorni prima.
Il gol dell’1-0
Chiamiamolo turnover, ma in realtà Delio Rossi, rispetto alla squadra che ha perso a Vicenza, toglie quelli che al “Menti” hanno fatto peggio, ovvero Cavion, Buchel, Cangiano e Spendlhofer preferendo affidarsi a Gerbo e Donis a centrocampo (Saric fa il vertice basso), Chiricò e Brosco che torna dopo la squalifica. Al pronti e via c’è anche Sarzi Puttini perchè Sini è infortunato. Fiducia a Quaranta.
La prima conclusione dopo tre minuti è dell’Ascoli: il destro di Gerbo non esce di molto sul fondo. Il Picchio parte bene, e al 5′ Bajic chiude si sinistro un diagonale deviato in angolo da Di Gregorio.
La risposta del Monza, che annulla i due affondi dell’Ascoli, arriva al 15′ con Gytkjaer che salta più in alto di tutti e smorza il cross indirizzandolo all’angolino: i riflessi di Leali dicono però di no ai biancorossi.
L’Ascoli c’è, ma fino a centrocampo, massimo la trequarti avversaria. Poi il buio, ovvero il copione che va avanti dall’inizio della stagione non avendo esterni che affondano (Chiricò non guadagna quasi mai metri e Sabiri che continua testardamente ad essere impiegato in un ruolo non suo) e attaccanti come Bajic abbandonati a se stessi.
Inevitabile che il Monza passi. Lo fa al 34′ con Carlos Augusto che scarica un missile ravvicinato di sinistro sul quale nulla può Leali. Ma che assist Boateng sull’azione avviata a sinistra da Dany Mota.
Frattesi dopo il raddoppio
L’Ascoli sbanda – altra caratteristica del Picchio quando becca un gol, cioè sempre quest’anno – e al 37′ Quaranta si addormenta in area permettendo a Gytkjaer di mettere Barillà solo davanti alla porta. Il centrocampista però si commuove e la sua ciabattata è parata da Leali.
Al 47′ in pieno recupero Quaranta toglie dai piedi di la palla del 2-0 che l’attaccante danese sta per deviare alle spalle di Leali. Monza in vantaggio al riposo e l’ultima azione certifica che il risultato è giusto.
Nella ripresa dopo undici minuti Chiricò e Donis sotto la doccia, dentro Cavion e Buchel. Ma la musica non cambia perchè al 18′ a sfiorare il gol è di nuovo il Monza e di nuovo con Barillà che devia di testa il traversone di Dany Mota.
L’Ascoli se ne sta tranquillo e quello che è più preoccupante della crisi e del penultimo posto è la mancanza di un accenno a un gesto di rabbia. Rimediare in cartellino giallo per gioco falloso non è un reato. Niente di tutto questo. Di azioni pericolose manco l’ombra. Unica conclusione il sinistro di Bajic che da quella posizione non può però far male.
Delio Rossi si gioca la carta Pierini (per Sarzi Puttini) optando per la trazione anteriore. Il Monza continua a controllare senza affanno. L’Ascoli continua a non essere mai pericoloso. E al 43′ il conto lo chiude Frattesi, un altro ex (come Padella pochi giorni prima a Vicenza), che non esulta e ci resta quasi male per aver infierito sulla squadra che l’ha lanciato.
E al 47′ Leali, ancora una volta il migliore dei suoi, evita il 3-0, che ci starebbe tutto, su Maric.
Al fischio finale è obbligatoria una domanda, che poi sono tre: Delio Rossi resta, verrà esonerato o presenterà le dimissioni?
Il dg dell’Ascoli Ducci e Galliani in tribuna
MONZA (4-3-3): Di Gregorio; Sampirisi, Bellusci, Bettella (13’st Pirola), Carlos Augusto; Armellino (19’st Frattesi), Fossati (40’st Barberis), Barillà; Boateng (19’st D’Errico), Gytkjaer (40’st Maric), Dany Mota. A disposizione: Lamanna, Donati, Rigoni, Colpani, Lepore, Marin, Machin. Allenatore: Brocchi.
ASCOLI (4-3-3): Leali; Corbo (44’st Cangiano), Brosco, Quaranta, Sarzi Puttini (25’st Pierini); Gerbo, Saric, Donis (11’st Buchel); Chiricò (11’st Cavion), Bajic, Sabiri. A disposizione: Sarr, Ndiaye, Avlonitis, Pucino, Spendlhofer, Eramo, Tupta, Vellios. Allenatore: Delio Rossi.
Arbitro: Rapuano di Rimini (assistenti Bercigli di Valdarno e Vono di Soverato, quarto ufficiale Gariglio di Pinerolo).
Reti: 34’pt Carlos Augusto, 43’st Frattesi.
Note: ammoniti Bettella (M), Armellino (M), Sabiri (A) per gioco falloso, Gerbo (A) per fallo di mano. Recupero 2’+4′.
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