di Renato Pierantozzi
Un taglio di quasi il 40% dei trasferimenti statali arrivati nel 2020 al Comune di Ascoli per fra fronte prima all’emergenza sisma e poi a quella covid.
E’ il dato che emerge spulciando i conti dell’Arengo dopo l’approvazione da parte della giunta comunale (leggi l’articolo). Si tratta, precisamente, di una previsione di una riduzione del 37,8% dei contributi che passeranno da 28.401.582 euro a 17.825.055 euro per poi ridursi ancora nel 2022 e nel 2023 fino a 16,5 milioni.
Tra le entrate “superstiti” più corpose ci sono i contributi statali per l’Ambito sociale (4,8 milioni per il 2021), per il contributo autonomo sistemazione post sisma (7,5 milioni) e il ristoro per l’esenzione Imu e Tari degli immobili inagibili per un milione. Dalla Regione è in previsto invece un contributo annuale di 1,8 milioni per il servizio di trasporto pubblico.
Dall’Europa sono attesi fondi per 295mila euro per i tirocini di inclusione dell’ambito sociale.
E’ in aumento invece la previsione relativa al capitolo delle “entrate extra tributarie” destinate a crescere dell’8,92% secondo la stima dell’Arengo.
Tra le voci più cospicue ci sono gli introiti delle farmacie comunali (5,8 milioni per il 2021) e dalla vendita e dall’erogazione dei servizi tra cui la mensa scolastica (720.000 euro), asili nido (270.000 euro), forno crematorio (480.000 euro) e diritti di segreteria ed istruttoria (430.000 euro).
Dagli affitti e dalla concessioni cimiteriali sono attesi 3.164.000 euro, mentre dalle attività di controllo si spera di incassare 1.560.000 euro, di cui 950.000 euro dalla multe per le violazioni al codice della strada.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati