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Mandorlini batte
la Samb e ricorda:
«Sono un ascolano doc»

SERIE B - Il tecnico ravennate ha espugnato il "Riviera delle Palme" con il suo Padova. Nel post partita ha ricordato i suoi trascorsi con l'Ascoli di Rozzi e Mazzone dal 1981 al 1984: «Sono orgoglioso dei miei trascorsi in bianconero, ricordo con grande piacere quegli anni»
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di Salvatore Mastropietro

Dopo le due vittorie consecutive contro Virtus Verona e Feralpi Salò, la Sambenedettese fallisce la prova del nove nel big match casalingo contro il Padova. Decisivo il gol di Jelenic al diciannovesimo del primo tempo per consentire alla formazione veneta di tenere il passo delle dirette concorrenti nel gruppone in testa alla classifica.

Mandorlini

L’allenatore dei biancoscudati è Andrea Mandorlini, che al “Riviera delle Palme” non è passato inosservato per via dei suoi trascorsi da calciatore dell’Ascoli. Il tecnico ravennate nel post partita è tornato proprio sul suo passato in bianconero, che ha sicuramente reso più speciale la sua sfida personale contro i rossoblù:

«Sono stato un po’ punzecchiato, è così da sempre. Io ho giocato con l’Ascoli e sono molto orgoglioso del passato. Qui c’è rivalità, mi ricordo di quando ai tempi passavamo per San Benedetto per mangiare o per altro. Non me ne vogliano i sambenedettesi, ma ad Ascoli sono stato benissimo, abbiamo fatto due anni di Serie A con Mazzone e Rozzi. Mi considero un ascolano doc, conservo tanti amici lì, dove tra l’altro è anche nato il mio primo figlio».

Mandorlini – 73 presenze con l’Ascoli tra il 1981 e il 1984 – ha avuto modo di tornare sotto le Cento Torri già in diverse occasioni. Nella sua lunga esperienza con la maglia dell’Inter scese in campo al “Del Duca” da avversario. Anche da allenatore gli incroci sono stati parecchi. L’ultimo risale al 30 settembre 2018 in un Ascoli-Cremonese terminato 0-0. In quell’occasione sedeva al suo fianco un altro grande ex bianconero come Enrico Nicolini.


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