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Più pattuglie, arresti e denunce:
il bilancio della Polizia nell’anno del Covid
Primo nemico, lo spaccio

IL PICENO si conferma ai primi posti nelle classifiche inerenti la sicurezza anche grazie all'attività della Questura. I dati del 2020 segnati inevitabilmente dal diffondersi del Coronavirus. Raddoppiano le persone controllate (20.358 contro le 11.187 del 2019) e le aumentano le chiamate al 113, ben 12.322
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di Luca Capponi

Spaccio di sostanze stupefacenti, immigrazione clandestina e conseguente impiego di manodopera illegale. Sono questi i campi su cui si è trovata ad agire maggiormente la Polizia durante l’anno appena andato in archivio.

Anno intenso per la Polizia

E se la provincia di Ascoli, giusto per fornire un indicatore, è balzata al quinto posto nella classifica della qualità della vita nella graduatoria annuale stilata da Italia Oggi e La Sapienza, parte del merito va anche alle forze dell’ordine, tra cui appunto la Polizia di Stato.

Tra i parametri che hanno decretato tale risultato, infatti, ci sono quelli inerenti categorie come “sicurezza sociale” (terzo posto per il Piceno) e “reati e sicurezza” (primo posto); impossibile, dunque, non leggere sotto questa luce il resoconto delle attività fornito dalla Questura e riferito all’anno appena trascorso.

Un anno, il 2020, inevitabilmente segnato dalla pandemia da Covid 19, che ha influito anche sull’attività della Polizia.

Il primo dato che balza all’occhio è quello degli arresti, che sono stati 89 a fronte dei 73 del 2019. Incrementi pure per le persone denunciate in stato di libertà, 430, rispetto alle 356 dell’anno precedente.

Maggiore il numero di pattuglie utilizzate per i controlli, cioè 2.062 contro le 1.796 dell’anno prima, e quasi il doppio di soggetti controllati: 20.358 nel 2020 e 11.187 nel 2019. Stesso refrain per le vetture passate sotto la lente della Polizia, 10.960 nel 2020, anche qui quasi il doppio rispetto alle 5.865 del 2019.

Curiosità: nel 2020 sono aumentate anche le chiamate al 113, ben 12.322 rispetto alle 10.011 dell’anno precedente.

«Una adeguata risposta di carattere operativo sia sotto l’aspetto della prevenzione che per quanto riguarda l’effettiva repressione dei reati maggiormente presenti sul territorio -spiegano dalla Questura-. Vale a dire lo spaccio, anche al minuto, di sostanze stupefacenti e tutti quei reati predatori indotti dalla presenza in quest’area di particolari categorie delinquenziali “trasfertiste” a ciò interessate; inoltre l’efficace contrasto all’immigrazione clandestina e il conseguente impiego di manodopera illegale. Una risposta, oltre che agli interlocutori istituzionali, da fornire in primo luogo alla cittadinanza ed agli imprenditori che chiedono maggiore sicurezza, obliterando la formazione di scenari di allarme sociale che incidono negativamente sulla percezione di sicurezza condivisa».

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«Il dispositivo ha riguardato le vie del centro storico per Ascoli e del centro urbano per San Benedetto del Tronto nel loro complesso, con particolare attenzione alle zone dove è maggiore la promiscuità tra cittadini e soggetti potenzialmente ascrivibili a contesti delinquenziali, in occasione di mercati e fiere, nonché i luoghi di aggregazione giovanile e le aree verdi frequentate dalle categorie più vulnerabili -spiegano ancora dall Questura. Preziosa si è rivelata la collaborazione di alcuni comitati civici (gruppi di vicinato) e rappresentanti di quartieri, i quali mettendo a fattor comune notizie ed immagini assunte sul territorio, hanno fornito un buon contributo informativo, rivelatosi utile nel riscontro delle fattispecie più palesi e nell’emersione di quelle più sommerse».

Capitolo Covid: impegno massiccio da quando, ormai un anno fa, la pandemia ha di fatto cambiato la vita di tutti. Soprattutto in fase di controllo e vigilanza, ma anche nel garantire il regolare svolgimento di iniziative, manifestazioni proteggendo al tempo stesso il diritto alla salute.

Anche per questo, il numero delle ordinanze di servizio adottate dalla Questura è cresciuto dal 1.455 del 2019 al 1.732 del 2020.

Infine, il dispiego di mezzi speciali. Negli ultimi dodici mesi sono stati effettuati 139 servizi straordinari di controllo del territorio, di cui 11 ad Ascoli e 128 a San Benedetto, nei quali sono stati impiegati: 140 equipaggi straordinari della Questura, 246 dei Reparti Prevenzione Crimine Abruzzo, Umbria e Piemonte, 127 della Stradale di Ascoli, 326 della Polizia Postale di Ascoli. Inoltre, in 2 servizi è stato coinvolto un elicottero della Polizia.

 

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