I farmacisti ricordano
il presidente Pasquale D’Avella

COLLI DEL TRONTO - Ad un anno dall'improvvisa scomparsa del presidente di Federfarma il ricordo dei colleghi dell'Ordine di Ascoli e Fermo. Domenica alle ore 11 una messa in suffragio alla chiesa di Santa Felicita
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Una messa a Colli del Tronto, domenica 21 febbraio alle ore 11 alla chiesa di Santa Felicita, e un messaggio del Consiglio dell’Ordine dei Farmacisti di Ascoli e Fermo.

E’ già trascorso un anno dalla morte improvvisa (leggi l’articolo) del dottor Pasquale D’Avella, farmacista titolare dell’omonima farmacia lungo la Salaria a Colli del Tronto, ma il suo ricordo vive ancora tra i camici bianchi non solo del Piceno.

Pasquale D’Avella

D’Avella infatti era presidente di Federfarma Marche oltre a ricoprire incarichi di vertice a Roma.

Nella sua categoria, e non solo, era un punto di riferimento per tutti, sempre in prima linea soprattutto per le farmacie più piccole, autentici presidi sul territorio.

«Ad un anno esatto dalla scomparsa -è il ricordo dell’Ordine dei Farmacisti- del nostro stimatissimo collega Pasquale D’Avella, il consiglio dell’ordine dei Farmacisti di Ascoli Piceno e Fermo desidera ricordare l’uomo e il Farmacista che è stato. Una persona di sani principi, buono e generoso, che si è sempre battuto in prima linea per la nostra categoria. Attraverso le sue doti professionali, unite ad una simpatia e signorilità d’altri tempi, è stato un’autorevole rappresentante dei farmacisti a livello nazionale, combattendo soprattutto per quelle Farmacie più piccole ed in difficoltà. Sempre pronto a mettersi in gioco, tutti lo ricorderanno per la sua moralità e la capacità di scegliere sempre per il bene della categoria senza mai accettare compromessi o scelte di comodo. Chi l’ha conosciuto bene ricorderà senz’altro il suo carattere forte, a volte scontroso, ma mai rancoroso e sempre pronto a mediare e a fare anche un passo indietro quando la situazione lo richiedeva. Il suo dinamismo e il suo impegno -concludono i colleghi- ci sono mancati durante questo lungo e difficile anno e mancheranno alla nostra categoria per gli anni a seguire. Tutto il consiglio dell’ordine e tutti i colleghi delle nostre due provincie rivolgono un sincero ed affettuoso abbraccio alla famiglia».

 


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