di Luca Capponi
«Salve, la chiamiamo per conto della società che gestisce la sua fornitura (ma non dicono il nome della società, ndr). Abbiamo notato che nelle ultime letture i suoi consumi risultano più bassi del solito. Le proponiamo di…».
Occhio alle truffe telefoniche
Il ritornello è più o meno questo. Telefonano, si qualificano solo se richiesto, dicendo di chiamare per conto di un’azienda che non si sa quale sia tranne se poi glielo chiedi (nel caso specifico, trattasi di azienda abruzzese), parlano di consumi, codici che conoscono, fanno proposte, offrono sconti, contratti, chiedono appuntamento a casa.
In pratica, fanno supercazzole, si arrampicano sugli specchi nella speranza che tutto fili liscio. Dalla loro hanno la parlantina, dicono di avere i dati dell’utente (che hanno preso chissà dove), e se uno ascolta passivamente, il rischio di ritrovarsi gabbati è alto. Soprattutto per chi è meno avvezzo o, magari, per le persone anziane (raccomandazione: non dite mai che vivete da soli).
In questi giorni le “chiamate esca” ad Ascoli e provincia, si moltiplicano.
Ma questi “furbetti”, se messi spalle al muro, battono ritirata.
Emblematico il caso di fattispecie, dove dopo alcuni scambi di informazioni, l’operatore dell’azienda che “ci prova” cade nell’errore fatale: «Guardi che se non mi crede, allora, ripeto, i suoi consumi di luce e gas in via delle Zeppelle sono bassi, abbiamo fatto un’analisi, le proponiamo molti vantaggi…».
A questo punto l’utente da potenziale vittima, passa al contrattacco, decisivo: «Non vivo più in via delle Zeppelle da 7 anni…».
«Come scusi?»
«Mi sono trasferito, non vivo più lì da 7 anni, a quali consumi si riferisce?»
«Mi scusi, come? Mi scusi…ma non la sento bene…».
Fine della telefonata.
«Vengo a casa sua per un’offerta vantaggiosa»: nonni soli in casa potenziali vittime di truffe
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