Coltellate davanti al bar:
non fu tentato omicidio

ASCOLI - Il fatto avvenne il 10 luglio 2020 in un locale della zona industriale per una donna "contesa". Secondo la difesa non ci sarebbe stata la volontà di uccidere
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Dall’accusa di tentato omicidio a quella di lesioni. Da una richiesta di una pena di 3 anni e 2 mesi ad una condanna di un anno con la revoca degli arresti domiciliari e la concessione delle attenuanti (generiche e provocazione).

E’ stata questa la sentenza emessa oggi pomeriggio, 13 luglio 2021, dal giudice per l’udienza preliminare Rita De Angelis per il caso del ferimento a coltellate di un 45enne di Castel di Lama davanti ad un bar della zona industriale avvenuto il 10 luglio del 2020 (leggi l’articolo).

L’avvocato Mauro Gionni

L’imputato, un 32enne ascolano difeso dagli avvocati Mauro Gionni e Massimiliano Angeletti, era accusato di tentato omicidio al termine di una lite con un conoscente presumibilmente scatenata dalla passione comune per una stessa donna che è stata anche ascoltata durante il processo svolto con rito abbreviato.

Per le motivazioni bisognerà attendere il deposito della sentenza del giudice che ha deciso di inviare gli atti in Procura per una presunta falsa testimonianza della ragazza “contesa” durante la sua deposizione in Tribunale.

Secondo la difesa non ci sarebbe stata l’intenzione di uccidere il rivale visto che dopo il ferimento lo stesso accoltellatore si offrì di accompagnare in ospedale la vittima che reagì colpendo l’imputato al volto.

Alla vittima è stato riconosciuto un risarcimento provvisionale di 3mila euro

rp


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