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Caso rifiuti, il sindaco Bochicchio:
«Il Piano d’ambito non sia
sovradimensionato
alle esigenze del Piceno»

ASCOLI - Il sindaco di Castel di Lama si scaglia contro i progetti di ampliamento degli impianti del polo di Relluce: «Servono per necessità 3 o 4 volte superiori a quelle del territorio piceno»
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Tiene ancora banco la questione dello smaltimento dei rifiuti nel Piceno tra richieste di discariche da autorizzare (leggi l’articolo) e piani d’ambito da fare su cui pende l’ultimatum della Regione.

Si susseguono così le riunione del comitato ristretto dei sindaci dell’Ambito (Ata) con un primo consulto online andato in onda martedì e un altro in presenza convocato per lunedì prossimo.

Dal primo cittadino di Castel di Lama, il grillino Mauro Bochicchio arrivano i primi aut aut ai colleghi.

Mauro Bochicchio

«Non vorrei che con la “fretta” e la minaccia di un commissariamento da parte della Regione -afferma- si arrivi ad approvare un piano d’ambito che non sia volontà dei sindaci o dimensionato per le esigenze del nostro territorio, ma che rispecchi di fatto il piano industriale delle società Ascoli Servizi Comunali e Picenambiente dove oltre ai comuni soci ci sono anche i privati che comandano. A questo punto è meglio un commissariamento».

Quali sarebbero i nodi? «Di fronte ad una produzione annua di 30-40.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati – dice Bochicchio – i progetti per il polo di Relluce prevedono ad esempio, oltre al progetto per la settima vasca e il biodigestore, anche il revamping dell’impianto di trattamento meccanizzato (tmb) con una previsione di un incremento del 30% dell’attuale capacità di 80mila tonnellate all’anno.

Quindi il Piceno diventerà il centro per lavorare anche rifiuti da altre parti d’Italia? E poi chi controllerà quello che arriva? Invece di andare verso una diminuzione del rifiuto che deve andare in discarica puntando sul recupero dei materiali, si vogliono creare impianti capaci di accogliere rifiuti per quantità 3-4 volte superiori alle necessità del territorio. Avrei potuto capire queste progettualità in base ad accordi interprovinciali che invece non ci sono e quindi queste proposte non hanno alcun senso».

rp 


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