Carlotta Marozzi
premiata ad Arpino
per il “Certamen Ciceronianum”

ASCOLI - La studentessa del Liceo Classico "Stabili" è risultata tra i 13 vincitori della competizione. La premiazione si è svolta nella città natale di Cicerone. Ecco il racconto della ragazza e le foto
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Carlotta Marozzi alla premiazione del “Certamen Ciceronianum Arpinas”

 

Carlotta Marozzi, della classe 5A del Liceo Classico “Stabili” di Ascoli, è tra i 13 vincitori del “Certamen Ciceronianum Arpinas”.

Carlotta Marozzi si è messa alla prova con un lavoro di traduzione e poi con un elaborato di tipo argomentativo sull’attualizzazione della figura di Cicerone, risultando tra i 50 finalisti.

«Partecipare al Certamen Ciceronianum Arpinas era per me un sogno, e non mi sarei mai aspettata di risultare tra i vincitori – sono le parole della ragazza, reduce dalla tre giorni di eventi culturali, ad Arpino (Lazio) città natale di Marco Tullio Cicerone, per la premiazione – invece sono tra i vincitori, insieme agli altri tredici ragazzi.

Qui ho trascorso tre giorni all’insegna della cultura e della bellezza, durante i quali ho avuto modo di conoscere il calore e l’accoglienza unica che questa splendida città riserva ai suoi certaministi. Ho incontrato altri ragazzi che condividono la passione per il latino, e vissuto un’esperienza incredibile e inaspettata.

Perciò sono grata ad Arpino e a tutti coloro che hanno lavorato all’organizzazione del Certamen, facendo in modo che potesse tenersi anche in un anno anomalo come questo. E il mio ringraziamento non può non andare anche alla mia scuola, il Liceo Classico “Stabili”, divenuto per me in questi anni come una seconda casa, alla professoressa Alessia Merlini, che mi ha preparato alla prova, alla professoressa Pugliese, e agli insegnanti che nel mio percorso mi hanno accompagnato nello studio della lingua e della letteratura latina, il professor Marco Ritrecina e la professoressa Silvia Agostini. Così, con il traguardo raggiunto, ho potuto concludere il mio percorso liceale nel modo migliore che potessi immaginare».


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