Miasmi a Villa Sant’Antonio,
mail bombing del comitato
“Aria pulita”: «Non si può vivere così»

PROTESTA - I residenti della frazione, divisa tra Ascoli e Castel di Lama, stanno tempestando le caselle di posta elettronica, di Comune, Provincia e Procura, con una lettera di protesta. «Per noi l’estate non è la stagione del sole e del divertimento ma il tempo delle puzze» 
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Non sanno più come farsi ascoltare i residenti di Villa Sant’Antonio, in parte Ascoli ed in parte Castel di Lama, per chiedere alle autorità di risolvere il problema dei miasmi, provocati dal vicino depuratore.

Sono così arrivati al “mail bombing”. Stanno cioè letteralmente intasando la posta elettronica dell’Amministrazione comunale di Ascoli, della Provincia e della Procura ascolana – ma anche quella degli organi di informazione – con una lettera volta a protestare e sensibilizzare le istituzioni sul problema che li investe da diversi anni.

L’iniziativa è del comitato cittadino “Aria pulita”, che ha deciso di ricorrere anche a questo sistema per dire “basta” alle esalazioni maleodoranti che sono costretti a sopportare. Ciascun residente ha inviato una mail a proprio nome. 

“Noi di Villa Sant’Antonio e Castel di Lama – scrivono i residenti – davvero non ne possiamo più. Siamo molto al di là di ogni umana sopportazione. Da anni, soprattutto d’estate, ogni giorno la puzza del depuratore ci impedisce di dormire, ci provoca bruciori agli occhi e alla gola, è un incubo senza fine che, oltre a minare la salute fisica, incide pesantemente sul nostro equilibrio perché perdiamo sonno e accumuliamo stress. Per noi la notte non significa riposo, ma veglia forzata tra malesseri e odori nauseabondi e l’estate non è la stagione del sole e del divertimento ma il tempo delle puzze. Non si può vivere così, se si può chiamare vita questa.

Il problema è noto da tempo, come anche il rimedio alla puzza del depuratore è noto da tempo. Ma tra giochetti e rimpalli, indifferenza, noncuranza e responsabilità disattese siamo ancora qua, a soffocare per la puzza.
Noi abbiamo diritto a una vita sana e decorosa e pretendiamo che chi deve operare per il risanamento del depuratore agisca senza più lungaggini inaccettabili e colpevoli.
Non siamo più disposti ad aspettare”.

 

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