L’epigrafe di Garibaldi
nell’area Sae “Borgo1” (Le foto)

ARQUATA DEL TRONTO - E' stata apposta nel quinto anniversario del terremoto, in occasione delle celebrazioni in onore del patrono Santissimo Salvatore
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In occasione del quinto anniversario del disastroso terremoto del 24 agosto 2016, e in occasione delle celebrazioni in onore del patrono Santissimo Salvatore, è stata definitivamente apposta nell’area Sae “Borgo1” di Arquata del Tronto un’epigrafe in ricordo della sosta di Giuseppe Garibaldi con il suo seguito, avvenuta nella notte fra il 26 e il 27 gennaio 1849 mentre si recava a portare soccorso alla Repubblica Romana. Fu affissa nel 1882, anno della sua morte, ma poi è scomparsa a seguito del sisma.

L’iniziativa, avviata lo scorso anno e motivata anche dall’esigenza di monitorare e spronare le operazioni per il ritorno degli abitanti nel paese oggi evacuato, è stata magistralmente ispirata dall’Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona, presieduta da Massimo Ossidi, composta da soci e collaboratori di Ancona, Senigallia, Fano e Jesi, sostenuta dalla sezione marchigiana “Garibalda Canzio” dell’Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini  (Anvrg) con sede a Castelbellino (Ancona), di concerto con la locale associazione di promozione sociale  “Arquata Potest”.  

Dopo il tradizionale corteo religioso, simbolicamente indirizzato verso il centro storico di Arquata capoluogo, nel corso dell’inaugurazione dell’epigrafe, alla presenza del sindaco facente funzione Michele Franchi, è stata fra l’altro ricordata, dal professor Ettore Baldetti (presidente della sezione garibaldina) la figura di Candido Augusto Vecchi, fermano e ascolano d’adozione, testimone e cronista del passaggio garibaldino ad Arquata, nonché illustre amico di Garibaldi, che ospitò nella propria villa ligure di Quarto alla vigilia della Spedizione dei Mille, e affiancò durante il trionfale ingresso a Napoli del 7 settembre 1860.

Poi Carlo Ambrosi, presidente di “Arquata Potest”, ha sottolineato il desiderio del ritorno in loco, entro il mese di novembre 2021, del venerato crocefisso medievale del Santissimo Salvatore, il più antico delle Marche, al momento in mostra a Roma.

In chiusura l’Accademia, dopo le spettacolari fucilate a salve dei rievocatori garibaldini in parata, ha consegnato delle targhe ricordo al Comune, ad “Arquata Potest”, alla sezione e alla sede nazionale Anvrg, nella persona della professoressa Annita Garibaldi Jallet, pronipote del Generale, che, impossibilitata a partecipare, ha inviato il suo plauso ed encomio.

 


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