di Luca Capponi
La crisi idrica stringe la morsa sul Piceno. E dopo l’allarme dei giorni scorsi, ecco le prime sofferte chiusure. Ad essere interessati sono ben 8 comuni della provincia: Offida, Castorano, Grottammare, Acquaviva, Cupra, Monsampolo, Spinetoli e Monteprandone. Ma nella lista ci sono anche molte zone del Fermano.
A decretare il provvedimento preso dalla Ciip, che partirà in maniera scaglionata dal fine settimana, un mix di eventi negativi che è lo stesso presidente Giacinto Alati a chiarire, definendo senza mezzi termini la situazione come “grave”.
«Tra le cause, il perdurare della riduzione delle portate in sorgente, il progressivo depauperamento degli impianti di soccorso, l’elevata e crescente domanda idrica da parte dell’utenza oltre all’andamento climatico stagionale -spiega-. Per garantire quindi una equa distribuzione della risorsa idrica disponibile, siamo costretti a mettere in atto misure tese a mitigare la grave carenza che attanaglia il nostro territorio».
Dunque, arriva la chiusura di tutte le fontane pubbliche ma soprattutto la sospensione dell’erogazione dell’acqua nelle ore notturne, precisamente dalla 22 alle 6. Il tutto con un’altra doverosa precisazione.
«La chiusura di questi serbatoi -prosegue Alati– rappresenta la prima fase, che sarà seguita da altri successivi interventi che interesseranno diverse zone del territorio che saranno progressivamente anticipate in relazione all’andamento delle portate sorgentizie, alla disponibilità degli impianti di soccorso, alla domanda idrica da parte delle utenze e all’andamento climatico».
Le zone interessate. Qui la limitazione del flusso prenderà il via da venerdì 10 settembre: Castorano (centro urbano, San Silvestro e Gaico), Spinetoli (la chiusura avverrà nella frazione di Pagliare), Offida (centro urbano e Zona Cappuccini), Acquaviva Picena (centro urbano e dintorni, Contrada San Vincenzo e Colle in su), Monteprandone (Centobuchi), Monsampolo (Stella).
Inizierà invece domenica 12 settembre, sempre dalle 22 alle 6, la chiusura dei serbatoi a Grottammare (centro urbano basso e lungomare) e Cupra Marittima (centro urbano basso e lungomare).
«Data la precaria situazione dell’approvvigionamento si è richiesto a tutte le Amministrazioni comunali ed alle Prefetture di sensibilizzare l’utenza al contenimento dei consumi, chiedendo la pubblicazione di idonee ordinanze -continua Alati-. Va raccomandato a tutta la cittadinanza di utilizzare l’acqua con oculatezza e per le sole esigenze igienico – potabili, specificando che utilizzi non consentiti, quali innaffiare orti e giardini, cortili, lavare automezzi, pulire strade, marciapiedi con l’acqua potabile, sono proibiti. Si è anche richiesto alla Polizia locale di vigilare sul corretto uso della risorsa idrica e di applicare ai trasgressori le sanzioni normativamente previste».
«Chiediamo inoltre agli uffici pubblici, all’utenza civile, commerciale, produttiva e sanitaria -è la conclusione- di porre particolare attenzione alla manutenzione degli impianti ad autoclave (serbatoi e pompe), ove presenti e, nel caso in cui non si disponga degli stessi, di installare impianti ex-novo ed essere pronti alla loro attivazione».
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