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Crisi idrica:
dopo il “codice rosso” della Ciip
il prefetto scrive a tutti i sindaci

ASCOLI - Preso atto dell'allarme lanciato nei giorni scorsi, Carlo De Rogatis ha emesso una nota con cui richiama l’attenzione di tutti i sindaci del Piceno sulla necessità di sensibilizzare i cittadini ad un utilizzo consapevole della risorsa idrica. E sono già numerose le delibere sindacali
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Crisi idrica. Dopo una estate così siccitosa era il minimo. In diverse zone della provincia di Ascoli, ma anche in quella di Fermo, scatta questa notte 10 settembre la chiusura notturna che nei prossimi giorni porrebbe essere estesa.

Diversi in queste ore i sindaci che stano firmando ordinanze con cui raccomandano ai propri cittadini di usare l’acqua solo per bere e lavarsi.

Nella speranza (spesso vana) che nessuno lo faccia, tanto per dirne una, per annaffiare prati e giardini, il prefetto di Ascoli Carlo De Rogatis ha preso atto dell’allarme lanciato dalla Ciip attraverso il suo presidente Giacinto Alati, che ha attivato il “codice rosso 3° stadio” ed ha emesso una nota con cui richiama l’attenzione di tutti i sindaci del Piceno sulla necessità di sensibilizzare i cittadini ad un utilizzo consapevole della risorsa idrica.

Ciò anche attraverso l’emanazione di precise disposizioni – vedi le varie delibere – per scongiurare utilizzi impropri dell’acqua, limitandoli alle sole esigenze igienico-potabili.

 

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