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Crisi idrica sempre più grave:
la chiusura dei serbatoi
si estende ad altri comuni

ACQUA - La misura è valida da mercoledì 15 settembre e nelle ore notturne, cioè dalle 22 alle 6. Dalla Ciip l'appello ai sindaci di emanare ordinanze volte al contenimento dei consumi e provvedere ai controlli attraverso la Polizia Municipale. Ecco tutte le zone interessate
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La sede Ciip

 

Peggiora la crisi idrica nel Piceno, il livello di allarme è di codice rosso, terzo stadio, tanto che la Ciip si vede costretta ad estendere la sospensione dell’erogazione idrica nelle ore notturne, dalle ore 22 alle ore 6 a partire da mercoledì 15 settembre, ad altri comuni, oltre quelli per cui era già stata prevista la misura.

Oltre a questo, il presidente Giacinto Alati rinnova l’appello «agli uffici pubblici, all’utenza civile, commerciale, produttiva e sanitaria, a porre particolare attenzione alla manutenzione degli impianti ad autoclave (serbatoi e pompe), ove presenti e, nel caso in cui non si disponga degli stessi, di installare impianti ex-novo ed essere pronti alla loro attivazione».

Serbatoi chiusi quindi, come unica soluzione per garantire «un’equa distribuzione della scarsa risorsa idrica disponibile – si legge nell’ulteriore avviso di allarme della Ciip –  progressivamente estesa in relazione all’andamento delle portate sorgentizie, alla disponibilità degli impianti di soccorso, alla domanda idrica da parte delle utenze e all’andamento climatico».

Ecco le zone in cui i serbatoi saranno chiusi

Acquasanta: centro urbano – frazione Santa Maria e Castel di Luco, Centrale e Paggese.

Spinetoli: centro urbano
Colli del Tronto: Centro urbano – Villa San Giuseppe. Castignano: Centro urbano.

Rotella: Centro urbano. Roccafluvione: Marsia – Centro urbano. Ascoli: Mozzano, Zona Pennile.

Folignano: Villa Pigna, Case di Coccia, Via Arezzo, viale Ancona, viale Assisi e limitrofe, Piane di Morro.

Castel di Lama: Villa Chiarini – Piattoni – Forcella – Cabbiano – Valentino – Villa Sambuco – Casette – via della Liberazione.

Nella chiusura rientra anche Villa Sant’Antonio a nord della ferrovia.

Monsampolo del Tronto: Centro urbano. Ripatransone: Centro urbano.

San Benedetto: via Santa Lucia e traverse, Strada Panoramica e traverse.

Monteprandone: via Miramare e traverse; via Tevere e traverse, contrada Fontevecchia, contrada Bora, contrada Ragnola, contrada Bora Ragnola, contrada Colle Sant’Angelo, Strada Provinciale 54 e traverse, contrada Santa Maria delle Grazie, via San Giacomo e traverse.
Comunanza: Centro urbano, utenze dal piazzale discount “Tigre” (compresa Via Cavour) a “Conad”.

«Data la precaria situazione dell’approvvigionamento – continua la nota della Ciip – si è richiesto alle Prefetture e a tutte le Amministrazioni comunali di sensibilizzare l’utenza al contenimento dei consumi, chiedendo la pubblicazione di idonee ordinanze sindacali, raccomandando a tutta la cittadinanza di utilizzare l’acqua con oculatezza e per le sole esigenze igienico – potabili, specificando che utilizzi non consentiti, quali innaffiare orti e giardini, cortili, lavare automezzi, pulire strade, marciapiedi, ecc. con l’acqua potabile, sono proibiti. Si è anche richiesto alla Polizia Municipale di vigilare sul corretto uso della risorsa idrica e di applicare ai trasgressori le sanzioni normativamente previste».

 

 


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