Il sindaco Fioravanti
Piano d’ambito dei rifiuti, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti scende in campo per chiarire la sua posizione. E lo fa con il sistema rodato durante i lunghi mesi di pandemia, con una diretta social che, in questo caso, ha anche scatenato duri commenti.
Le risposte arriveranno nel corso di un assemblea pubblica, annunciata dallo stesso Fioravanti, che avrà luogo il prossimo martedì 26 ottobre, alle ore 18. «Vi farò sapere dove», ha precisato.
Prima dell’appuntamento il sindaco intende incontrare i comitati cittadini.
Ma intanto ha sostenuto con fermezza la sua posizione: «Ancora non è stato deciso nulla, perché c’è davanti tutto l’iter autorizzativo. Quindi questo è il momento camminare insieme».
Ed inoltre: «Chiederò ufficialmente un ridimensionamento dei quantitativi rifiuti, compatibile con la messa in sicurezza della discarica ex Ipg, e con le esigenze domestiche ed industriali territorio».
Due i principi guida dell’operato di Marco Fioravanti, sulla spinosa questione, e che lui stesso ha tenuto a ribadire: «Per anni ho fatto battaglie sui rifiuti, fermando i camion, spinto da due principi: la gestione pubblica dei rifiuti e la tutela della valle dei calanchi.
Oggi, con una governance totalmente pubblica, la battaglia è stata vinta».
L’area della discarica di Relluce
«In merito all’assemblea Ata sono state dette e scritte tante inesattezze – è stato l’esordio del sindaco Fioravanti – ed i cittadini sono giustamente preoccupati. E’ arrivato il momento di fare chiarezza
E’ stato votato il piano d’ambito. Dovevamo farlo per un senso di responsabilità, perché al suo interno c’era un progetto importante di biodigestore, ma soprattutto perché si rischiava il commissariamento dell’Ata.
L’11 agosto si è votata la vasca zero e noi ci siamo astenuti. Abbiamo però proposto la vasca 7, quella di Relluce, molto più piccola.
La nostra proposta non è passata. Ma la mia posizione è sempre la stessa».
Di seguito il primo cittadino ha ricordato il progetto di Ascoli green, su cui la sua Amministrazione intende puntare, con l’obiettivo di aumentare la raccolta differenziata ma anche di ridurre la produzione di rifiuti.
«Mi farò garante in prima persona – ha continuato – della tutela ambientale di Ascoli e del territorio, perché punto molto al miglioramento della qualità della vita e, meno rifiuti ci sono, più stiamo meglio tutti.
Questa è la mia terra, nella valle dei calanchi ci sono cresciuto, non permetterà mai un maggiore dell’inquinamento».
Non è mancato l’affondo: «Questa terra è già stata sacrificata da un partito, con un nome e un cognome e che ha promosso la gestione privata, in via straordinaria per oltre due anni ed ha portato per oltre due anni rifiuti pericolosi da tutta Italia. Una vera vera vergogna che siamo riusciti a bloccare».
m.n.g.
Piano d’ambito dei rifiuti: la rabbia delle associazioni ambientalistiche e territoriali
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